Per introdurre Stefano Tedeschi riduco al minimo la fatica e lascio che sia lui a presentarsi, riportando la sua “piccola biografia”: “Stefano, Waldo, Friederich, Zuberbueler, Tedeschi nasce anni addietro ad Ascoli Piceno in provincia di Ascoli Piceno. Dovete sapere che il piccolino disegna fin da quando gli spuntò dalla manina il pollice opponibile (cioè circa dall’età di 6 anni). Si può dire che il fumetto è parte integrante della sua vita: pensate che il suo tris tris tris bisavolo era una matita. Ha un tatuaggio sull’alluce del piede destro che rappresenta un pollice di una mano sinistra. Ama la pizza e i fiori.”
Detto questo, passo all’evento che lo vedrà protagonista da domani 16 ottobre fino al 1° novembre, negli spazi di Fusolab, in via Giorgio Pitacco 29 a Roma. “INKubi: ovvero come incùbo l’ìncubo” è il gioco di parole che Stefano Tedeschi ha scelto per presentare al mondo 6 storie a fumetti inedite e composte da un totale di più di 30 tavole.
Le forme di Stefano sono tratte da un universo onirico non inteso però in chiave psicanalitica, ovvero senza la pretesa di rendere logico ciò che non lo è. L’incubo dà semplicemente concretezza all’ispirazione, tendenzialmente letteraria, che sta alla base di questi fumetti e, una volta incubato (da qui il sottotitolo dell’evento), viene tradotto in un linguaggio diverso e dotato di una sua propria logica, fatta di penne, pennarelli e acquerelli. “INKubi” è anche su Facebook. Accorrete!
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