Post Taggati ‘Roma’

dicembre 18, 2009 0

Adrenalina. L'arte emerge in nuove direzioni. Edizione 1.1

pubblicato da Sara in Artisti, Eventi, Fotografia, Mostre, Performance, Pittura, Scultura, Videoarte

Ricordate “Adrenalina”, la manifestazione romana svoltasi lo scorso marzo per dare spazio e visibilità alle generazioni emergenti di artisti italiani e non? In quell’occasione, 52 artisti provenienti da Italia, Iran, Svezia, Croazia, Germania, India, Francia, Australia e Svizzera si erano confrontati, negli spazi dell’Ex Mercato Ebraico del pesce, attraverso i linguaggi della fotografia, della pittura, della scultura, della performance e della videoarte. Bene, in attesa dell’edizione 2010 è stata organizzata una sorta di edizione intermedia dal titolo “Adrenalina 1.1″ che si terrà a partire da oggi, 18 dicembre, fino a mercoledì 30 dicembre, negli ambienti della Galleria Spaziottagoni in via Goffredo Mameli 9 (Trastevere) e sarà strutturata in due categorie: arti figurative e arti performative.

I sette artisti coinvolti con le loro opere in questa mini-edizione sono Sabrina Casadei (1985), Chandra Fanti (1982), Massimo Fiorini (1973), Massimo Fogliazza (1976), Michela Lenzi (1967), Dario Riccardo Puggioni (1977) e Valerio Volpi (1987). Come accennato in apertura, oggi alle 19 si svolgerà il vernissage con le body art performances di Damiano Tullio, Antonietta La Rocca e Mr Ferdy il Guru insieme al live set electronics di Nataraja. Altre performances sono in programma per domani 19 dicembre (ore 19) con Sonia Floris, domenica 20 dicembre (ore 19) con Laura Leone e Sonia Floris, e infine, in occasione del finissage, mercoledì 30 dicembre (ore 19) con Damiano Tullio e Mr Ferdy il Guru.

Come emerge dalle parole dell’assessore Laura Marsilio, “Adrenalina” ha la doppia finalità di sostenere la creatività degli artisti emergenti e, nello stesso, accostare i giovani all’arte e alla cultura. La manifestazione “Adrenalina. L’arte emerge in nuove direzioni”, è infatti sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù del Comune di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, ed è curata da Federico Bonesi con la direzione artistica di Ferdinando Colloca.

Nel corso della manifestazione si terrà anche una raccolta fondi promossa dall’Associazione Culturale Mameli 7 per la costruzione di un presidio sanitario in Libano, a sud di Beirut, che dovrà ospitare bambini e anziani portatori di handicap e socialmente disagiati.

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dicembre 14, 2009 0

D'un vert tirant sur le bleu. Il Pastificio Cerere ospita la prima personale italiana di Katinka Bock

pubblicato da Sara in Artisti, Mostre, Scultura

E’ in corso presso il Pastificio Cerere di Roma l’interessante mostra di Katinka Bock dal titolo “D’un vert tirant sur le bleu”, che rimanda ai colori della terra e del cielo il cui incontro costituisce la linea dell’orizzonte. Sulla scia di questa relazione, l’artista, nata a Francoforte nel 1976, ha pensato per la sua prima personale italiana ad una serie di lavori impostati sul tema del rapporto tra l’opera e il contesto in cui questa si colloca, sul legame tra interno ed esterno, tra oggetto e dimensione spazio-temporale. In questo complesso gioco di rimandi, gli elementi architettonici (pareti, soffitto, pavimento) vengono spogliati di quanto fà di essi un limite e diventano luogo dell’integrazione tra lo spazio e l’opera.

La mostra, aperta fino al 22 gennaio 2010 e curata da Lorenzo Benedetti, presenta lavori che insistono sui temi della distanza, della durata, della misura e della percezione. Quest’ultima è presente in Local colour balance, che attua un bilanciamento tra le tinte fredde del verde e del blu ed il calore del giallo dei limoni, nonchè in Ognuno sta solo, in cui una lampadina accesa è sotterrata emanando un fioco bagliore. Nella stessa stanza, un foro nella parete si apre sulla realtà altra della stanza adiacente, permettendo l’ingresso della luce.

Il rapporto tra esterno ed interno è riproposto da Die Diagonale (Rom), in cui una corda, dopo aver costruito una prospettiva, passa attraverso una parete per uscire nel cortile esterno. Fuori si trova anche una delle due sculture dell’opera Geschwister: questa, a differenza dell’altra che staziona all’interno, subisce gli attacchi degli agenti atmosferici e si deteriora nel corso della mostra. Il tema del tempo e della sua durata, intrecciato stavolta con quello della distanza, anima Trois mesures in cui alcune sculture, gettate dai ballatoi del Pastificio, vengono cotte al forno dopo essersi schiantate al suolo. Il loro aspetto finale è il risultato dell’impatto combinato con la distanza della caduta: se ne deduce che la scultura non è concepita solo in relazione allo spazio ma anche in relazione al tempo.

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dicembre 9, 2009 0

Le muse di eLenik al Cargo di Roma

pubblicato da Alessia in Artisti, Disegno, Grafica, Illustrazione, Mostre, Pittura

Ha uno stile fresco ed accattivante, che rapisce lo sguardo in quel roteare di colori che danno vita a donnine dagli occhioni sgranati, allibiti, trasognati, dalle teste sproporzionate attaccate a gracili corpi, sorridenti ma molto più spesso imbambolate che non passano di certo inosservate. Sono festose nelle cromie sgragianti, surreali nelle ambientazioni tanto nelle illustrazioni quanto nelle opere pittoriche di questa giovane artista, in arte Elenik, all’anagrafe Elena Boccoli; visione alternativa di quella bellezza fatale che da troppo la fa da padrona nella odierna cultura estetica e visiva, si impone come una ironica parodia della femminilità, un consiglio, forse, a non prendersi troppo sul serio ma godersi la vita scrollandosi di dosso tanti pesi inutili e vivere con più leggerezza.

E’ diretta, comunicativa e “semplice” proprio come nella sua prima, e forse più importante esposizione personale, quella sul frigo della zia Angela.

Fino al 28 Dicembre al Cargo di Via del Pigneto 20 (Roma).

Divertente e spassosa!!! Per ridere di noi e con noi!!!!

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dicembre 9, 2009 0

La sensibile arroganza della vista. Personale di Daniele Pinti a Roma

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Mostre

Daniele Pinti ama i quartieri scrostati, le fabbriche dismesse, le periferie desolate. Qui porta il suo sguardo e la sua sensibilità, lasciando che la macchina fotografica faccia il resto. Nato nel 1977 a Roma, dove vive e lavora, Daniele Pinti si è avvicinato alla fotografia 10 anni fa.

Daniele sarà protagonista dal 21 dicembre al 28 gennaio 2010 (inaugurazione sabato 19 dicembre alle 19) di una personale presso Sinergy Art Studio in via di Porta Labicana 27 a Roma, intitolata “La sensibile arroganza della vista” e curata da Flavia Montecchi. Qui l’artista presenterà una serie di scatti inediti insieme ad alcuni recenti.

Il bianco e il nero saranno i toni dominanti, insieme alla capacità dell’artista di raccontare le presenze e le assenze delle strade di una città silenziosa, invisibile ai più, lontana dal rumore di fondo della metropoli. Solo così può emergere “non l’immagine nel suo complesso ma il segno di un passaggio, il ricordo di una storia: tutto quello che il tempo o un occhio distratto lasciano smarrire”. Lo sguardo opera da soggetto e oggetto dell’azione, agendo in modo attivo nell’atto dell’osservare e immedesimandosi con l’occhio dello spettatore per fornirgli una traiettoria all’interno dell’immagine.

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dicembre 4, 2009 0

Where's My Crown? Personale di Alessandra Rosini alla Changing Role di Roma

pubblicato da Sara in Artisti, Gallerie, Installazione, Mostre

“Where’s my crown?” è la domanda senza risposta che dà il titolo alla mostra di Alessandra Rosini, in programma presso la galleria Changing Role di Roma in vicolo del Bollo 13 e che inaugurerà il prossimo 11 dicembre alle ore 18.30, per restare aperta fino al 5 febbraio 2010. L’artista, nata nel 1979, vive e lavora a Roma.

La mostra, curata da Alessandro Facente, è incentrata sui temi dell’ipocondria e della pandemia, sul senso di condivisione delle paure che attanagliano ciascuno di noi quotidianamente e che costituiscono un regno su cui pensiamo di poter dominare ma che in realtà non prevede per noi alcuna corona. Si tratta di paure di vario genere, dalle calamità naturali alla crisi economica, dalle guerre alle influenze del momento, che di fatto finiscono per dominare noi e la nostra psiche.

Tre sono le installazioni in cui è strutturata la mostra. Nel piano di superficie si incontra Cartella clinica, una serie di analisi cliniche raccolte dall’artista tra il 1998 e il 2009, coperte da un film in stile gratta-e-vinci che ne cela il contenuto: l’esperienza personale come prova dell’ipocondria che si prende gioco di noi attraverso l’aspetto ludico del grattare la superficie coprente.

Il secondo lavoro, al piano inferiore, è Hz., un’installazione sonora costituita da un vinile che suona su un giradischi e che viene fatto ripartire di volta in volta dagli spettatori. La traccia di 7′13” è una serie di note stabilita secondo calcoli matematici a cui l’artista attribuisce le cause e il numero delle morti rilevate dalla World Health Organization per il 2001. Anche qui un elemento protettivo, le note, che occultano le morti. Il terzo lavoro, Senza titolo, posto nel secondo piano interrato, è un’installazione video in cui due ragazze respirano contro un vetro. In un caso il vetro si appanna, nell’altro no. Presenza e assenza, vita e morte.

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dicembre 1, 2009 0

Lios Decades IV. Personale di Samantha Marenzi

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Mostre

Apre i battenti il 4 dicembre alle 19 la personale di Samantha Marenzi presso RGB46, al numero 46 di piazza Santa Maria Liberatrice a Roma. “Lios Decades IV” è il titolo dell’evento, titolo che chiarisce fin da subito il tema portante della ricerca decennale dell’artista, incentrata sul corpo e sulla declinazione che di esso dà la danza butoh, nata in Giappone negli anni ‘60, come reazione all’incontro-scontro con il modello di vita americano.

Sul principio secondo cui il corpo è depositario della propria storia, nella danza butoh si innesta la volontà di liberare le passioni, le emozioni, i sentimenti e, su tutto, il desiderio di vivere il proprio corpo dall’interno, esplorando il proprio sé senza vincoli ma cercando piuttosto di esprimere la propria natura in maniera quasi primordiale attraverso la libera circolazione dell’energia.

Il corpo dipinto di bianco dei danzatori butoh, nella fattispecie quelli del gruppo Lios e del trio Adama, viene indagato da Samantha Marenzi con sensibilità e attenzione, inteso come forma di rivolta e di “ricerca del sottile equilibrio tra il corpo abitato dal di dentro e insieme visto dal di fuori”.

Questo studio viene restituito in immagine dall’artista nel rispetto della concezione non estetica del corpo, derivante dall’ideologia butoh. Per quanto riguarda le tecniche, Samantha Marenzi, fedele al recupero delle tecniche artigianali dei primi anni nel ‘900,  si affida alla stampa su supporti non convenzionali come la carta da acquerello, il cui spessore e la cui matericità rappresentano per Samantha Marenzi la superficie che accoglie la gestualità con cui si sforza di dare concretezza al proprio immaginario.

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novembre 27, 2009 0

Too many words. I mondi onirici di Chris Rain in mostra a Roma

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Mostre

“Too many words” è il titolo della personale di Chris Rain, 25enne romano, presso Sinergy Art Studio in via di Porta Labicana 27, nel quartiere San Lorenzo a Roma.

La mostra, curata da Flavia Montecchi e Dora Coscarelli e visitabile fino all’8 dicembre, getta uno sguardo sul lavoro di Chris Rain che, attraverso la sovrapposizione di più negativi, crea nelle sue fotografie situazioni improbabili abitate da donne e animali, creature immaginarie calate in contesti surreali che durano il tempo di uno scatto per poi svanire, come i sogni che finiscono al mattino.

Sono cupe e vagamente angosciose le foto di Chris Rain, tutte analogiche e in bianco/nero, pensate con attenzione e rese in maniera tale da far sembrare tutto assurdamente possibile, così da provocare un cortocircuito nella nostra percezione dell’immagine e della sua realtà irreale.

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ottobre 29, 2009 0

Do ut des. Fabrizio Dell'Arno inaugura Whitecubealpigneto

pubblicato da Sara in Artisti, Mostre, News, Spazi

Fabrizio Dell'Arno - Do ut des

Al Pigneto, uno dei quartieri che negli ultimi anni sta, a torto o a ragione, riscuotendo consensi nell’ambiente artistico-culturale della capitale, ospitando studi di artisti e spazi espositivi, è nato da qualche giorno Whitecubealpigneto, dal nome impegnativo, internazionale (e poco originale) che riprende la tradizione anglossassone del “cubo bianco” come spazio che, in virtù della sua essenzialità, neutralità e verginità formale, si offre al dispiegarsi dell’idea artistica.

Ospitato negli ambienti dell’Associazione culturale La Stellina, in via Braccio da Montone 93, Whitecubealpigneto segue quale linea guida proprio l’Idea, con la lettera maiuscola, il percorso filosofico-spirituale su cui si baseranno anche i lavori degli artisti chiamati ad esporre. Ad inaugurare la stagione e lo spazio, dunque, Fabrizio Dell’Arno, pittore e scenografo brasiliano nato nel 1977, laureato in pubblicità e comunicazione, con un’esperienza come docente di storia dell’arte e pittura e un master in scultura conseguito a Roma presso la Rome University of Fine Arts, dove tutt’ora lavora come assistente.

La mostra al Pigneto, “do ut des”, visitabile fino al 20 novembre, richiama nel titolo la triste realtà del traffico di organi, realtà radicata nel paese natale di dell’Arno e che ha dato modo all’artista di riflettere sulla necessità, da parte dell’uomo, di instaurare e nutrire scambi (di ogni genere) per poter vivere in questo -reo- mondo.

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ottobre 29, 2009 0

Francesco Bancheri al Rising Love a Testaccio

pubblicato da Alessia in Artisti, Eventi, Mostre

Inaugura Domenica 1 Novembre al Rising Love la nuova personale di Francesco Bancheri, uno dei pionieri della nostra rubrica Vis-à-vis (#2), coraggioso artista che si è sottoposto al nostro interrogatorio!!!

Sarà esposta la sua ultima produzione artistica in cui protagonista indiscussa è la figura femminile, la sua gestualità e la seduzione ad essa legata, espressa attraverso l’uso di  tecniche diverse, dal collage, alla manipolazione fotografica, ai toni monocromatici, il tutto su tela.

L’esposizione si inserisce nell’evento culturale AppARTE, in cui musica ed arte si incontrano per movimentare le serate romane e, in particolare del noto quartiere Testaccio, in collaborazione con l’associazione culturale KAMAFA’.

L’appuntamento di AppArte inizia alle 20 e 30, subito dopo il cineforum organizzato dagli studenti dell’Università degli studi Roma Tre e EFN, con una serie di incontri, conditi da un gustoso aperitivo, per mostrare al pubblico della capitale la ricerca dei giovani e già affermati rappresentanti della nuova scena artistica nazionale e internazionale. Dalla pittura alla video arte, dalla fotografia alle installazioni, una proposta artistica che spazia dalle forme più tradizionali a quelle più all’avanguardia. Un momento dedicato all’arte indipendente ed alternativa e alla musica live.

Domenica 1 Novembre: un appuntamento a cui non mancare per gustare OTTIMA ARTE ed ottima musica.

Fino al 7 Novembre.

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ottobre 22, 2009 0

Il drago nel corpo di Lara Pacilio

pubblicato da Alessia in Artisti, Mostre

PacilioHa inaugurato ieri Il drago nel corpo, mostra personale della giovane artista Lara Pacilio, presso la sede romana della Galleria Contemporanea.

L’artista presenta un’interessante selezione di opere della sua ultima produzione in cui protagonista assoluta è la donna contornata ed accompagnata da piccole figurine maschili, molto più simili a mostriciattoli in stile manga, dalle più svariate espressioni e pose.

D’eccezione  il commento critico affidato al regista Fabio Segatori il quale definisce  così il lavoro della Pacilio “carnale, sfrontato, potentemente femminile. Lontano dal perbenismo e dalla futilità di molte giovani proposte, le sue visioni sono scatenate, viscerali, emancipate. Nel rappresentare le sue donne non sceglie pose plastiche, eleganti o grafiche. Non aderisce ai modelli di TV e pubblicità, ma ritrae il corpo femminile com’è nella vita, con un nuovo e più consapevole iperrealismo. Meno gridato. Più doloroso e vero“.

Le opere sono visionabili nella sede di Vicolo Sugarelli 6, fino al 4 Dicembre dal martedì al venerdì 16:00-20:00, il sabato su appuntamento.

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