Sono ironiche e dissacranti le bamboline di Michela Muserra, nata a Foggia nel 1975 ma residente ormai da diversi anni a New York; prendono in giro se stesse ma sopratutto i falsi miti di cui tutti, oggi, sono succubi. Gli stereotipi della perfetta ragazza, si trasformano in una parodia dell’ideale stesso, divenendone una sua sarcastica riproduzione, forse un po’ macabra ma d’effetto.
Occhi grandi e bocche sempre sorridenti, anche nelle situazioni più assurde…restano impassibili pur trovandosi ad animare scenette surreali in cui il protagonista assoluto è l’io, l’ego dominante che vuole mettersi in mostra a tutti i costi…l’artista ci ricorda questa presenza costante e, a volte, ingombrante, mettendo in ogni sua opera la scritta “self” come fosse un marchio di fabbrica di cui non possiamo fare a meno.
Fino al 26 Marzo è possibili visionare alcune opere dell’artista presso la Galleria Spazioinmostra di Milano.