“Le facciate di case e palazzi sono piene di ferite aperte. I fori delle mitragliatrici e le chiazze bianche del calcestruzzo usato per coprire i vuoti creati dalle bombe, sembrano costellazioni immaginarie disegnate su tutto il territorio della Bosnia“, queste le prime battute di presentazione dell’ eccezionale lavoro di reportage eseguito dal giovane fotografo Matteo Bastianelli tra Bosnia e Repubblica Srpska.
Classe 1985, da sempre il suo lavoro è indirizzato su tematiche forti, rivolte al sociale e alla sensibilizzazione della collettività, raggiungendo il suo apice per intensità e bellezza con queste ultime opere, parte delle quali verranno presentato in anteprima dal 16 Gennaio al 3 Febbraio presso gli spazi romani di Officine Fotografiche nella mostra The Bosnian Identity ed avrà la sua naturale conclusione nell’esposizione di Sarajevo.
Opere discrete, toccanti, delicate quasi come carezze, amorevolmente date per alleviare quel dolore insostenibile ed incurabile di un’intero popolo lacerato nel profondo.
L’esposizione curata da Officine Fotografiche, in collaborazione con Marta Dahò, è stata prodotta con il contributo di Interno Grigio e Fondazione Internazionale Onlus Il giardino delle rose blu.
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