19 marzo 2009 0

Mandeep presenta l'ultimo lavoro video di Dario Carrarini

pubblicato da Sara in Artisti, Eventi, Gallerie, Videoarte

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Dario Carrarini è nato nel 1984 e ha all’attivo esperienze nell’ambito della pittura, della scenografia e della videoarte. Proprio a questo genere appartiene il lavoro che sarà presentato domani 20 marzo, alle ore 19, presso la libreria-galleria Mandeep di Roma. Il titolo della proiezione è “L’impressione dei miei passi”, una riflessione sull’immagine cinematografica nell’era digitale.

Guardando ai maestri del cinema (Joris Ivens, Jean Vigo, Carl Theodor Dreyer, l’ultimo Pasolini), Dario Carrarini costruisce un paesaggio dell’anima che si concretizza attraverso sentieri caratterizzati da punti di fuga indefiniti: l’alba e il tramonto, nel mezzo soltanto la terra, intesa come cammino di vita”.

Emblematico il fatto che questo cammino non assuma la forma di una narrazione sequenziale e coerente ma quella di una serie di inquadrature autonome, di situazioni abbozzate che colte nel loro insieme restituiscono l’immagine di una sorta di pellegrinaggio individuale ulteriormente caricato dalla bellezza del paesaggio.

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18 marzo 2009 0

Tra favole e realtà: l'emozionalità di Mariola e Grzegorz Ptak

pubblicato da Alessia in Artisti, Fumetto, Illustrazione, Pittura

Mariola e Grzegorz Ptak sono due giovani artisti polacchi…sono stata colpita subito dalle loro opere mentre curiosavo nel loro sito.

I lavori di lei hanno un gusto retrò…che siano ballerine o giovani ragazze su di una vecchia giostra il loro sguardo si perde, a volte, nel vuoto, verso orizzonti indefiniti. Il tocco è rapido ed immediato e le atmosfere sono evanescenti e trasognate.

Le opere di lui illustrano simpatiche scenette di vita quotidiana in cui le protagoniste si muovono disinvolte tra una caffetteria ed un negozio, nascoste dentro immensi cappelli, ondeggiando vezzose per la strada.

Tra il fumetto e la favola, le loro opere si impongono per l’elevata qualità di produzione e realizzazione ma anche, e soprattutto, per l’espressività e l’emozionalità dei soggetti.

Noi di Art Rehab approviamo in pieno.

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18 marzo 2009 0

Vis-à-vis #5: Andrea Simonato

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Interviste

Per il nostro ciclo di interviste, questa volta ho raggiunto via mail Andrea Simonato, noto a Flickr (il famoso network di photosharing) semplicemente come ִ coso. Andrea ha 37 anni ed è di Este, in provincia di Padova. Lo seguo da diverso tempo poichè ne apprezzo la capacità di tirare fuori ed esaltare la bellezza del quotidiano, del banale, di ciò che sta ai margini, nella silenziosa zona d’ombra del nostro vivere frenetico. Cominciamo.

Qual è la tua formazione e come ti sei avvicinato alla fotografia?
Direi che tutto sommato ho fatto un percorso piuttosto ordinario. Sintetizzando: prima è venuto l’istituto d’arte,  poi qualche anno d’architettura e tra le due cose è nato da sè, quasi fisiologicamente, un crescente interesse verso la fotografia che è via via maturato verso un qualcosa di sempre più compiuto. Determinate in tal senso è stata per me la scoperta del lavoro di Luigi Ghirri, che mi ha letteralmente aperto le porte verso un nuovo modo d’intendere la fotografia.

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17 marzo 2009 0

La vita in acquario di Mariana Ferratto alla Fondazione Olivetti di Roma

pubblicato da Sara in Artisti, Mostre, Videoarte

Mariana Ferratto

Mariana Ferratto nasce nel 1979 a Roma e qui tuttora vive e lavora. Sarà presente fino al 10 aprile negli spazi della Fondazione Olivetti, sempre a Roma, con  la videoinstallazione a quattro canali “I pesci rossi crescono in base alla dimensione del loro acquario”, prodotta da The Gallery Apart.

Questo lavoro cerca di essere una sorta di analisi scientifica del rapporto che l’individuo instaura con i propri simili e con gli spazi che abita. Non a caso, infatti, protagonisti di questo progetto sono tre personaggi fisicamente molto diversi tra loro, ripresi singolarmente con la telecamera ciascuno all’interno di una stanza che corrisponde alla scala del loro corpo e dove svolgono azioni semplici come addormentarsi o leggere.

L’indagine sociale procede nell’ultimo video, in cui si osserva l’unico momento che i tre individui condividono, cioè un pasto, durante il quale peralto dialogano attraverso una lingua incomprensibile. Le quattro vicende non si sovrappongono nè intrecciano una storia e le loro sequenze temporali sono stabilite dall’artista/regista.

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17 marzo 2009 0

Vis-à-vis #4: Rob Rey

pubblicato da Alessia in Artisti, Illustrazione, Interviste, Pittura

selfportrait_by_robrey3L’ospite di Vis-à-vis oggi è Rob Rey, 25 anni, artista e illustratore americano.


1. Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinato all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?


Al liceo pensavo di voler diventare un ingegnere perché ero bravo in matematica e scienze. Quando realizzai che c’era un motivo per cui avevo seguito tutti corsi d’arte che il mio liceo offriva, decisi di andare ad una scuola d’arte. Pensavo di voler fare il graphic designer ma quando andai alla Rhode Island School of Design scoprii il campo dell’illustrazione e, da quel momento, è stato un amore appassionato. Una volta immerso nell’illustrazione, ho capito, immediatamente, che la pittura ad olio era la mia vocazione e mi focalizzai, quasi esclusivamente, su quella tecnica per tutti i miei lavori scolastici. Al RISD incontrai Jon Foster, durante il mio ultimo anno lì e lui fu così gentile da farmi dipingere per un periodo sotto la sua guida. Questo mi aiutò molto, mi laureai nel 2006 con una gran voglia di imparare di più. Da allora, poi, ho studiato costantemente su libri di pittura e attraverso il disegno e la pittura dal vivo.

2. Quali sono le tue fonti di ispirazione?


Tutto, ovunque…dovunque io la possa trovare. I musei sono davvero ottimi per trovare l’ispirazione. Anche osservare le persone è il mio passatempo preferito. Disegnare un nudo va bene, ma, in realtà, io trovo che la varietà delle persone e l’individualità della loro personalità visuale siano eccitanti. Io disegno, regolarmente, alla caffetteria locale.

3. Quali sensazioni vuoi comunicare attraverso le tue opere?


Ultimamente trovo che i temi agrodolci siano, per me, irresistibili e questa è la direzione verso cui lavoro. Essi vengono in molte forme ed emozioni ma la comunicazione di quest’ultime è la chiave ed il punto centrale per me.

4. Descrivi il tuo lavoro.


Ho cominciato con schizzi in miniatura, poi ho lavorato su disegni più grandi e ho finito con l’olio su tavola. Diluisco con l’olio di semi di lino solo se voglio ottenere un effetto smaltato, ma in molti casi uso il colore così come viene fuori dal tubetto e cerco di applicarlo usando solo le pennellate necessarie.

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16 marzo 2009 0

Le sculture aliene di Francesco Mai

pubblicato da Alessia in Artisti, Digital art

Scene dell’altro mondo, qualcuno direbbe, creazioni di evolute civiltà aliene, scheletri di terrificanti creature…niente di tutto questo (o quasi) ma il frutto di una giovane creatività terrestre.
Sono forme complesse che si intrecciano, si fondono e si trasformano continuamente sotto i nostri occhi al comando del loro creatore.

Francesco Mai è un artista milanese, nato 37 anni fa; già all’età di 15 anni la computer grafica era il suo passatempo referito.
Per realizzare queste impalpabili opere (perché parlando di un file non si può certo definirlo un oggetto concreto) Mai usa ben 3 computer ( se non addirittura di più)…se si pensa alla tecnica con cui vengono create, forse, se non si aggiungesse una fondamentale componente, potrebbe sorgere il dubbio che parlare di opera d’arte sia un tantino fuori luogo, perciò, ciò che occorre specificare, è che esse sono fatte, sopratutto, di passione perché parte della sua anima, un’anima creativamente matematica.

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16 marzo 2009 1

Vis-à-vis #3: Alessandra Fusi

pubblicato da Sara in Artisti, Illustrazione, Interviste

Alessandra è molto simpatica ed è stato un piacere parlarvene. Non solo, ma ho approfittato della sua disponibilità per invitarla al nostro appuntamento con le interviste. Lei non si è tirata indietro e ha risposto in modo molto spontaneo e diretto alle mie domande. Ciò che segue è il nostro piacevole incontro virtuale e qualcun’altra delle sue opere.

Sei giovanissima e hai già tanta esperienza. Quando hai iniziato esattamente a disegnare? E quando hai capito che stava diventando una cosa seria per il tuo futuro?
Beh io disegno da sempre… Come tutti i bambini del resto, tutti disegnamo da piccoli, solo che poi a me ha iniziato a piacere parecchio..E così ho continuato! Quando facevo le elementari vidi per la prima volta uno di quei magnifici “dietro le quinte” dei film Disney, e da lì mi misi in testa che quello sarebbe stato il mio futuro… Da brava testona non ho più cambiato idea (e tuttora penso che lavorare ad un film d’animazione sarebbe la realizzazione totale della mia vita!!…Soprattutto se si trattasse di un film in stop-motion!)

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13 marzo 2009 1

Venenum et medicamentum. I contrari di Natalie Shau alla Dorothy Circus Gallery di Roma

pubblicato da Sara in Artisti, Digital art, Fotografia, Gallerie, Mostre

Inaugurerà domani alle 20.30 e proseguirà fino al 25 aprile la personale della 23enne artista lituana Natalie Shau presso la Dorothy Circus Gallery di Roma. Il titolo della mostra, “Venenum et medicamentum”, “vuole echeggiare la dimensione spazio-temporale di un tema da sempre caro al genere umano: la natura ed il suo doppio”, come si legge nel comunicato stampa dell’evento.

Positivo e negativo, bianco e nero, piacere e dolore. Tutto è relativo e dipende dal punto di vista da cui osserviamo le cose e da cui “ci” osserviamo. Natalie indaga proprio le declinazioni dell’io prodotte dall’io stesso, le sue contraddizioni, la duplice impressione che una sola immagine è in grado di fornire, piacevole da una parte, disturbante dall’altra.

I 16 lavori proposti da Natalie Shau in questa mostra sono esempi di sperimentazione digitale e  fondono in un unico risultato disegno digitale, collage fotografico ed elementi tridimensionali. L’effetto è quello di una forma femminile metamorfica, impegnata in un processo di generazione e mutamento di se stessa, fragile e austera nello stesso tempo, una bambola di porcellana incline ad un autolesionismo capace di renderla più forte.

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13 marzo 2009 0

Il mondo incantato di Lois Van Baarle

pubblicato da Alessia in Animazione, Artisti, Digital art, Fumetto, Illustrazione

Deviantart, si sa, è una gran fonte a cui attingere per scovare nuovi talenti ancora sconosciuti (purtroppo) in Italia.

Loish, alias Lois Van Baarle, è una ragazza tedesca, ma nata in Olanda, 23 anni fa.

Il disegno è da sempre stato la sua passione; ha iniziato da autodidatta, perfezionandosi ogni giorno di più, mentre era in giro per il mondo, per poi, una volta terminato il liceo, studiare animazione e far diventare l’arte la sua carriera. E così è stato….ha fatto della sua passione un lavoro, ricevendo numerose commissioni.

Molte sue illustrazioni sono creazioni digitali, modificate, spesso, con Photoshop, come lei stessa afferma su suo sito, ma la maggior parte dei suoi lavori sono eseguiti con le tecniche tradizionali.

Sono opere divertenti ed accattivanti, quindi….enjoy your vision!

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13 marzo 2009 1

Karat. Wolfgang Müller racconta a Roma la gioventù di San Pietroburgo

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Gallerie, Mostre

“Quando sono arrivato a San Pietroburgo l’aspetto della città, dopo un periodo di transizione, era cambiato. Si presentava nuovamente come un centro cosmopolita. Questo cambiamento ha modificato anche il modo in cui la povertà si presenta. Non si incontrano più i ragazzi con i capelli rasati dalla polizia, anche loro si sono adattati al cambiamento, adeguandosi alla moda giovanile occidentale con vestiti presi dalle raccolte di abiti usati o rubati dai negozi.”

Queste sono  le parole di Wolfgang Müller, artista non giovanissimo (è nato nel 1957), che sarà presente con la mostra “Karat” in un luogo di nascita recente che ritengo meriti attenzione, ovvero la libreria fotografica Mandeep di Roma. “Karat”, organizzata in collaborazione con la galleria Grazia Neri, aprirà i battenti il 27 marzo e proseguirà fino al 2 maggio.

Müller racconta la vita di bambini e adolescenti strappati ai giochi e ai passatempi della loro età, immortalandoli con il suo obiettivo tra il 2000 e il 2001. Una vita fatta di piccoli espedienti, furti, prostituzione precoce e assunzione di alcool e droghe povere, come la colla e il lucido da scarpe (Karat è la marca di uno di questi ultimi).

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