Archivia per ‘Mostre’

aprile 24, 2010 0

II edizione per Occhirossi, festival indipendente di fotografia

pubblicato da Sara in Artisti, Concorsi, Fotografia, Mostre, Spazi

Torna, per il secondo anno consecutivo, Occhirossi – festival indipendente di fotografia*, dopo aver registrato nella precedente edizione la partecipazione di 150 fotografi da tutta Italia e un’affluenza di oltre 3000 persone. Nelle giornate del 21, 22 e 23 maggio 2010 il CSOA Forte Prenestino si trasformerà di nuovo in un enorme e suggestivo palcoscenico di immagini. La forma e la natura del festival nascono da una serie di riflessioni “sul ruolo degli spazi espositivi e sul loro rapporto con il territorio; sulla necessità di facilitare l’accesso alla formazione fotografica e artistica in generale; sull’importanza di eliminare intermediazioni economiche e culturali tra chi produce fotografia e chi ne fruisce”.

Due sono le fasi in cui sarà strutturato il festival: la prima è quella che si svolgerà al Forte Prenestino (21-23 maggio) e durante la quale sarà possibile visitare la mostra di tutti i progetti fotografici pervenuti, oltre a partecipare a workshop, incontri, spettacoli e lezioni. La seconda fase si terrà invece nei mesi di giugno e luglio, quando i vari progetti saranno ospitati in luoghi non convenzionali appartenenti alla quotidianità (esercizi commerciali, spazi sociali, mercati) avvicinando così anche un pubblico di “non addetti ai lavori”. Obiettivo costante quello di far convergere l’interesse e la passione dei singoli con le forme e i movimenti artistici e culturali affini.

Per partecipare in qualità di fotografi non dovete fare altro che mandare un’e-mail a mostre@occhirossifestival.org con un breve testo descrittivo del vostro progetto fotografico, una selezione di tre immagini per la galleria di anteprime del sito e una scheda tecnica della mostra. Non è prevista alcuna selezione ma le proposte devono pervenire entro e non oltre il 30 aprile 2010, fatta salva la possibilità da parte dell’organizzazione di chiudere in anticipo il bando a fronte di un esaurimento degli spazi espositivi disponibili. Potete trovare qui tutte le informazioni necessarie e i dettagli relativi alla partecipazione.

Inoltre Occhirossi, in collaborazione con il Comitato no morti sul lavoro, ha indetto un contest fotografico dedicato alla memoria di Antonio Salerno Piccinino, pony express ventinovenne, lavoratore in nero, morto nel 2006 a Roma durante un turno extra. Dalla pagina apposita, entro il 15 maggio 2010, è possibile inviare le proprie immagini sul tema degli effetti della crisi economica sul lavoro. Le immagini vincitrici (non è previsto un vero e proprio premio) verranno raccolte in uno slideshow che sarà proiettato durante la tre giorni di Occhirossi e che il Comitato no morti sul lavoro farà girare nei contesti e nelle situazioni ritenute idonee per sensibilizzare sul tema della crisi.

* L’edizione 2009 di Occhirossi su Art Rehab.

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aprile 15, 2010 0

Bodies. Personale di Luciano Rignanese e Maria Normale, a cura di Art Rehab

pubblicato da Alessia in Artisti, Fotografia, Mostre

Terzo appuntamento per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con Laboratorio51; nuovamente protagonista la fotografia in bianco e nero che diviene la base portante delle opere di Luciano Rignanese e Maria Normale.

Entrambi affascinati dalla gestualità corporea, il primo la esprime attraverso coreografie di linee enfatizzate da un particolare uso della luce attraverso la quale gli incarnati e la tensione fisica emergono in primo piano, la seconda seguendo un personale percorso autobiografico in cui la realtà circostante è filtrata attraverso il sé, “unica norma possibile”.

Bodies è il risultato dell’unione di due professionalità che, lavorando individualmente alla propria ricerca espressiva, giungono ad una tipologia comunicativa affine che viene, in questa esposizione, messa a confronto in un dialogo aperto da parete a parete.

La particolare attenzione alla composizione dell’immagine, i soggetti ritratti e soprattutto il messaggio che in essi risiede, uniti alla scelta di renderli materialmente concreti attraverso una sviluppo manuale, prediligendo l’analogico al digitale come procedimento per estrinsecare la propria creatività, rafforzano l’intensità comunicativa di una foto che si fa arte nel poetare il vissuto quotidiano.

Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola

Il vernissage avrà inizio giovedì 22 aprile alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.

L’esposizione è visitabile fino al 28 Aprile.

Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo), Roma.

Per informazioni:

www.artrehab.netinfo@artrehab.net oppure laboratorio51@mail.com

Terzo appuntamento per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con
Laboratorio51; nuovamente protagonista la fotografia in bianco e nero che diviene la base
portante delle opere di Luciano Rignanese e Maria Normale.
Entrambi affascinati dalla gestualità corporea, il primo la esprime attraverso coreografie di
linee enfatizzate da un particolare uso della luce attraverso la quale gli incarnati e la
tensione fisica emergono in primo piano, la seconda seguendo un personale percorso
autobiografico in cui la realtà circostante è filtrata attraverso il sé, “unica norma possibile”.
Bodies è il risultato dell’unione di due professionalità che, lavorando individualmente alla
propria ricerca espressiva, giungono ad una tipologia comunicativa affine che viene, in
questa esposizione, messa a confronto in un dialogo aperto da parete a parete.
La particolare attenzione alla composizione dell’immagine, i soggetti ritratti e soprattutto il
messaggio che in essi risiede, uniti alla scelta di renderli materialmente concreti attraverso
una sviluppo manuale, prediligendo l’analogico al digitale come procedimento per
estrinsecare la propria creatività, rafforzano l’intensità comunicativa di una foto che si fa
arte nel poetare il vissuto quotidiano.
Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola
Il vernissage avrà inizio alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.
L’esposizione è visitabile fino al 28 Aprile.
Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo), Roma.
Per informazioni:
www.artrehab.net – info@artrehab.net oppure laboratorio51@mail.comTerzo appuntamento per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con
Laboratorio51; nuovamente protagonista la fotografia in bianco e nero che diviene la base
portante delle opere di Luciano Rignanese e Maria Normale.
Entrambi affascinati dalla gestualità corporea, il primo la esprime attraverso coreografie di
linee enfatizzate da un particolare uso della luce attraverso la quale gli incarnati e la
tensione fisica emergono in primo piano, la seconda seguendo un personale percorso
autobiografico in cui la realtà circostante è filtrata attraverso il sé, “unica norma possibile”.
Bodies è il risultato dell’unione di due professionalità che, lavorando individualmente alla
propria ricerca espressiva, giungono ad una tipologia comunicativa affine che viene, in
questa esposizione, messa a confronto in un dialogo aperto da parete a parete.
La particolare attenzione alla composizione dell’immagine, i soggetti ritratti e soprattutto il
messaggio che in essi risiede, uniti alla scelta di renderli materialmente concreti attraverso
una sviluppo manuale, prediligendo l’analogico al digitale come procedimento per
estrinsecare la propria creatività, rafforzano l’intensità comunicativa di una foto che si fa
arte nel poetare il vissuto quotidiano.
Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola
Il vernissage avrà inizio alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.
L’esposizione è visitabile fino al 28 Aprile.
Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo), Roma.
Per informazioni:
www.artrehab.net – info@artrehab.net oppure laboratorio51@mail.com

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aprile 13, 2010 0

Roma incontra Parigi a San Lorenzo

pubblicato da Alessia in Artisti, Eventi, Fotografia, Mostre, Performance, Pittura, Scultura, Street art

Dal 14 al 18 Aprile Parigi è di casa a Roma con una settimana di arte, cultura e dibattiti che consolida il gemellaggio tra il Municipio Roma III  e la Mairie del XIII Arrondissement, giunto al suo decimo anniversario. Numerosi gli eventi imperdibili; “Le jours de france à Rome” si apre con il Concerto straordinario dell’Orchestra Sinfonica di Roma presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza, entrando nel vivo giovedì 15 aprile con l’inaugurazione dell’attesa mostra “Nati per strada tra Roma e Parigi. I muri urlanti di San Lorenzo“  presso gli spazi del Pastificio Cerere in cui protagonisti saranno gli scatti della fotografa Nathalie Biet, in un racconto personale sulla street art e su ciò che intorno ad essa si muovo.

La “questione writer” è il tema portante di questa manifestazione culturale e viene ulteriormente affrontato con l’evento Wall-Painting giornata dedicata al recupero “artistico” e alla riqualifica del muro, proprietà dei Cavalieri di Colombo, in Via degli Ausoni, da parte di street artists tra i più noti a livello nazionale come Hogre, Lucamaleonte, Omino, in collaborazione con il locale Laboratorio51 e curato dall’artista Gino Ruggeri, del quale, all’interno del locale, sarà possibile visitare Opinionated, sua mostra personale. Via degli Ausoni, inoltre, diventerà, nei giorni 17 e 18, zona pedonale ed ospiterà un mercato d’arte in cui saranno presenti numerosi pittori, scultori e fotografi con le loro opere.

Numerosi anche gli incontri letterari che avranno luogo presso la Casina dei Pini in Via di Villa Massimo sabato 17 aprile dalle 18:00.

Le giornate francesi si concluderanno con il concerto dei Cori di Arts Academy presso la Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.

Programma completo.

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aprile 13, 2010 1

Ibridi. Truly Design allo Spazio Azimut di Torino

pubblicato da Sara in Artisti, Grafica, Illustrazione, Mostre, Pittura, Street art

Cosa succede quando i graffiti incontrano la grafica, la pittura e l’illustrazione? Per saperlo basta andare a Torino tra il 6 maggio e il 6 giugno, recarsi presso lo Spazio Azimut di Piazza Palazzo di Città 8 e visitare “Ibridi”, mostra antologica di Truly Design. Dietro questo pseudonimo se ne nascondono altri quattro: Mach505 (Marco Cimberle), Mauro149 (Mauro Letterio Italiano), Ninja1 (Rocco Emiliano Fava) e Rems182 (Emanuele Ronco).

Le loro strade si sono incrociate negli anni dell’adolescenza grazie alla passione per i graffiti e la street art. Oggi Truly Design è uno studio grafico, con sede a Torino, che realizza lavori su commissione e progetti indipendenti, tutti comunque caratterizzati dal senso di condivisione delle singole creatività e specificità artistiche in vista di un obiettivo comune.

“Ibridi” raccoglie 56 opere, di cui 26 mai esposte in Italia, strutturate attraverso 6 progetti espositivi: i Tarocchi, ispirati alle 78 carte e realizzati in digitale, poi stampati in serie limitata su carta da acquerello; Interior Design, 13 disegni ad acrilico e penna biro su una base di tela stampata, un viaggio tra le paure e le speranze di ogni artista, analizzate attraverso ritratti fotografici completati da illustrazioni allegoriche autobiografiche (particolarmente interessante l’idea di rendere le speranze come “autoritratti di mani, strumenti primari con cui viene costruita la propria vita mentre gli autoritratti dei piedi parlano di ciò che, con disprezzo, si vorrebbe evitare”).

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marzo 23, 2010 1

Il giardino segreto di Anna Madia alla Galleria Contemporanea di Roma

pubblicato da Alessia in Artisti, Mostre, Pittura

invito2Protagonista della nuova esposizione organizzata da Contemporanea è la giovane artista torinese Anna Madia, diplomata in pittura presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino nel 2002; numerose partecipazioni ad esposizioni dedicate alla giovane arte italiana e a prestigiosi premi d’arte contemporanea, tra cui One-shot show del San Diego Art Institut, Premio Reinnasence presso l’Italian Cultural Institute di Londra e Premio Cairo Comunication del 2006 , caratterizzano il suo lungo percorso professionale; sue opere sono presenti in numerose collezioni tra cui Elena Mirò Milano e il Museo d’arte Contemporanea di Villa Croce di Genova, oltre ad essere state pubblicate sulla rivista Arte Mondadori ed Elle Italia.

Nelle sue opere delicate atmosfere accompagnano lo spettatore all’interno di un mondo da favola, fatto di giovani donne che si lasciano trasportare dai moti dell’anima. Entrando in punta di piedi in queste realtà di sogno, Anna Madia, ne coglie l’intimità, i segreti più profondi riportando sul piano pittorico attimi rubati allo scorrere del quotidiano, gesti fugaci, sguardi sospesi in un pensiero, sorpresi nello stupore o nella tristezza di un momento.

L’artista con grande abilità, riesce ad insinuarsi nel profondo di ogni soggetto, restituendo all’osservatore un ritratto mai banale, lontano da una trasposizione iperrealista, ma carico di sentimento e dolcezza; d’improvviso, poi, le atmosfere evanescenti e soavi si alternano a sfondi più impetuosi, accesi da imponenti cromie rosso rubino.

L’acrilico è steso con tale maestria da sembrare pastello; sfumando ed intrecciando le tonalità in un’armonica scala di colore, genera linee aggraziate che sembrano carezzare i contorni delle figure femminili racchiuse sulla tela. La pennellata è mossa e chiaramente rintracciabile sulla superficie, quasi fosse graffiata; i contorni sono netti, la figura umana è curata nei dettagli, mentre il tratto si va rarefacendo verso l’esterno, divenendo impalpabile nel farsi “quinta scenica”. La poetica di queste opere affascina e conquista con la naturalezza di gesti semplici che si allontanano dalle distorte proiezioni della divina bellezza computerizzata e patinata delle riviste; ciò che rapisce, nelle opere di Anna Madia, è la bellezza interiore, di un istante di distrazione, di malinconia che vela gli occhi.

Inaugurazione 1 Aprile dalle 19.00.

L’esposizione è visitabile fino al 15 Maggio.

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marzo 18, 2010 0

On the back way. Personale di Francesco Viscuso, a cura di Art Rehab

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Mostre

Francesco Viscuso - On the back wayArt Rehab, in collaborazione con Rebacco Wine + Arts Showroom, è pronto per il quarto appuntamento con l’arte emergente, questa volta con “On the back way”, personale di Francesco Viscuso.

La ricerca del giovane artista siciliano si articola in serie di scatti che esplorano le potenzialità espressive insite nella relazione tra il medium fotografico e la manipolazione dell’immagine finale, tradotta (attraverso processi digitali e manuali) in qualcosa di altro, un altro che conserva la forza del gesto che l’ha originato e che al contempo si arricchisce di elementi forti e dagli effetti inaspettati, in parte casuali: uno strato di bitume, uno strappo, una scalfitura della superficie.

Non c’è niente di scontato nel lavoro di Francesco Viscuso: le polaroid, tradizionalmente caratterizzate da un bordo bianco, si vestono di nero (Black polaroids), immagini di fiori ridotti all’essenzialità delle loro forme si affiancano al fitto di pagine di un vangelo tradotto in lingua cinese (Judge not what is best by pleasure though to nature seeming meet). Molti gli autoritratti, tradotti in chiave allucinatoria dalla deformazione e dal movimento (On the back way). Lo spettatore non può restare indifferente, lo richiamano all’attenzione gli interrogativi -impliciti e non- posti dalle immagini (Chapitre 9), o l’identità ambigua e grottesca di alcuni dei protagonisti delle fotografie presenti in mostra, i cui visi mascherati sfilano muti davanti al nostro sguardo (Carnival motel). Diverse le influenze, da Francis Bacon a Joseph Cornell, quest’ultimo evocato in un assemblage di oggetti trovati dal sapore surrealista (Records jacket) che, insieme al collage cui si affianca, ottenuto dall’unione di vecchie fotografie, manifesta l’interesse di Francesco Viscuso per il passato e per i suoi frammenti, malinconici, preziosi e poetici perchè parte di ciò che non è più.

Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola

Il vernissage, dalle ore 19.30, verrà accompagnato da un aperitivo curato da Rebacco.

L’esposizione è visitabile fino al 31 marzo, tutti i giorni dalle 12.00 alle 02.00.

Rebacco è in Via Pomezia, 12 (Metro Re di Roma).

Per informazioni:

www.artrehab.netinfo@artrehab.net /// www.rebacco.netgaetanominaya@yahoo.it

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marzo 6, 2010 0

Lios Decades IV. Personale di Samantha Marenzi, a cura di Art Rehab

pubblicato da Art Rehab in Artisti, Eventi, Fotografia, Mostre

Locandina Samantha MarenziAppuntamento numero due per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con Laboratorio51. É la volta della fotografia, con una personale di Samantha Marenzi.

“Lios Decades IV” è un work in progress in cui Samantha Marenzi intende ed interpreta il corpo non come soggetto estetico bensì come luogo di storie vissute e come elemento attraversato da un’energia che genera e trasmette impulsi vitali, inducendo l’individuo a dare libera espressione alla propria emotività, alle proprie passioni.

Questa rivolta nasce dall’esigenza di “viversi” dall’interno, riappropriarsi del proprio corpo in termini di potenziale pronto a trasformarsi in atto, per intraprendere in modo consapevole un percorso che devi dall’appiattimento culturale e mentale dominante. Ad influenzare la ricerca di Samantha Marenzi sono il teatro ed in particolare la danza butoh, nata in Giappone tra gli anni ‘50 e ‘60 e caratterizzata dalla nudità dei performer, i cui corpi, totalmente dipinti di bianco, compiono movimenti ora fluidi ora frenetici. Al butoh l’artista si è accostata negli anni ‘90, per poi formare, con altri danzatori, il gruppo di lavoro Lios.

I corpi dei ballerini, colti secondo prospettive inusuali, diventano il campo di un’osservazione attenta e sensibile da parte dell’autrice, che completa questa ricerca attraverso una resa fotografica capace di esaltare l’intensità e la poesia insite nei gesti e nei movimenti dei danzatori. La tecnica di stampa è quella manuale, applicata talvolta a supporti non convenzionali come la carta da acquerello: una tecnica artigianale, antica, complessa e misteriosa, dato l’elevato margine di casualità insito nel processo. Una tecnica che, implicando la manualità, coinvolge il corpo dell’artista e lo rende partecipe della nascita dell’immagine attraverso il gesto materiale, che la fotografia finale custodisce e restituisce alla vista dell’osservatore, generando un senso di poetica sospensione.

Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola

Il vernissage avrà inizio alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.

L’esposizione è visitabile fino al 17 marzo.

Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo), Roma.

marzo 6, 2010 0

Habitat. Personale di Sabrina Ortolani, a cura di Art Rehab

pubblicato da Art Rehab in Artisti, Eventi, Mostre

Locandina Sabrina OrtolaniPer questo terzo appuntamento, Art Rehab e Rebacco Wine + Arts Showroom propongono la personale di incisioni dell’artista Sabrina Ortolani, dal titolo “Habitat”. La produzione artistica di Sabrina Ortolani si divide tra la pittura e l’incisione, entrambe dominate da scenari urbani contemporanei caratterizzati da un costante senso di desolazione e di abbandono. Case, fabbriche, ingranaggi, snodi, macchine prossime alla demolizione si traducono in volumi compatti che si alternano ai vuoti, a formare una sorta di gabbia soffocante e opprimente, rigorosamente spogliata di qualunque presenza umana, sebbene tutti i soggetti raffigurati ne siano la traccia e il prodotto.

La città che Sabrina Ortolani rappresenta è quella della tangenziale che si insinua possente tra i grandi palazzi di periferia, quella dei rottami o delle betoniere e delle cisterne che lavorano incessantemente per poi cadere in disuso. Sono testimonianze della nostra epoca, fatta di tempo che si consuma in fretta e di sguardi a cui è interdetto perdersi nell’orizzonte, bloccati come sono da volumi urbani troppo grandi eppure caratterizzati da un fascino silenzioso.

E di fascino sono cariche le incisioni presenti in mostra, in cui Sabrina Ortolani recupera una tecnica antica per raccontare i tempi moderni. Con le loro cromie metalliche, queste immagini sembrano suggerire l’idea di un’atmosfera sulfurea, evocando materialmente il cemento, l’acciaio e il rame della città.

Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola

Il vernissage, dalle ore 19.30, verrà accompagnato da un aperitivo curato da Rebacco.

L’esposizione è visitabile fino al 17 marzo tutti i giorni dalle 12.00 alle 02.00.

Rebacco è in Via Pomezia, 12 (Metro Re di Roma).

febbraio 20, 2010 0

Illustration for Rehab. Simone Rea_Felicita Sala_Cristina Spanò, a cura di Art Rehab

pubblicato da Art Rehab in Artisti, Illustrazione, Mostre

Locandina Illustration for rehabSabato 27 febbraio Art Rehab e Laboratorio51 intraprendono la loro collaborazione inaugurando una collettiva dal titolo “Illustration for Rehab”, dando il via ad una serie di mostre che porteranno in scena, di volta in volta, nomi emergenti del mondo dell’arte.

L’esposizione vede come protagonisti tre talenti dell’illustrazione romana: Simone Rea, Felicita Sala e Cristina Spanò; pur mantenendo un’originale e ben definita identità, i loro lavori sono accomunati da atmosfere sognanti e sospese nel tempo, fantasiose e surreali per Simone Rea, in stile retrò per Felicita Sala e realisticamente ironiche per Cristina Spanò. Un’indigestione di creatività che non può che far bene a mente, corpo e spirito, un concentrato vitaminico di colore, che ridona vitalità al quotidiano, facendo rivivere le azioni di tutti i giorni in favole contemporanee.

Gli spazi di Laboratorio51, inoltre, grazie al loro stile ricercato, contemporaneo e particolarmente accogliente, ben si prestano alle tematiche proposte, catapultando i visitatori nell’atmosfera dei salotti culturali parigini e berlinesi.

Il vernissage avrà inizio alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.

L’esposizione è visitabile fino al 3 marzo.

Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo).

Simone Rea è nato nel 1975 ad Albano Laziale, dove vive e lavora. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, si è specializzato in seguito nel campo dell’illustrazione. Ha partecipato a diverse mostre e concorsi, in Italia e all’estero, e ha ricevuto anche alcuni riconoscimenti. Ha all’attivo due pubblicazioni, con Falzea Editore (2004) e Fatatrac (2007). Felicita Sala è nata a Roma nel 1981 ma ha vissuto 20 anni a Perth (Australia) dove si è laureata in Lingue e Filosofia. Dopo aver viaggiato tra Francia e Spagna, è tornata nel 2007 a Roma: qui si dedica all’illustrazione, oltre a dipingere, tradurre, insegnare inglese e studiare il giapponese. Ha esposto in Italia e in Australia e ha collaborato, tra gli altri, con L’Unità e le Edizioni e/o. Cristina Spanò è una romana senza accento romano nata nell’85 a Roma. Si è laureata all’ISIA di Urbino in Progettazione grafica e comunicazione visiva con una tesi di reportage sul Guatemala. Attualmente lavora come illustratrice, fumettista e grafica freelance. Collabora con la Nicola Pesce Editore e con la Vertigo Design di Roma e disegna dal vivo con un gruppo: Eildentroeilfuorieilbox84.

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febbraio 19, 2010 0

La spensieratezza del fanciullo. Personale di Linda Aquaro, a cura di Art Rehab

pubblicato da Art Rehab in Artisti, Mostre, News, Pittura

LocandinaSecondo appuntamento dedicato alla giovane arte e ai talenti emergenti per il ciclo di esposizioni curate da Art Rehab in collaborazione con Rebacco Wine + Arts Showroom. Protagonista, questa volta, è Linda Aquaro: “La spensieratezza del fanciullo” aprirà i battenti giovedì 25 febbraio alle 19.30.

Architetture arroccate, sovrastate ed incastrate come puzzle, si susseguono rincorrendosi e fondendosi una nell’altra. Corpi spigolosi, distorti e contorti si fondono ad esse, creano geometrie astratte, fantasiose. Come statue incastonate nel marmo, i soggetti delineati dall’artista si integrano con l’ambiente circostante, evidenziando l’umana condizione di simbiosi tra individuo ed ecosistema.
Le composizioni urbane si fanno antropomorfe in un legame indissolubile tra scheletro e strutture architettoniche, in un equilibrio apparentemente precario, ma reso stabile dal potere della mente, capace di costruire impossibili schemi fatti di piani che svettano verso l’alto, confondendo cielo e terra e come vedute aeree regalando atmosfere da favola.

A metà tra forma e non forma, Linda Aquaro restituisce allo spettatore la sua personale visione del mondo, filtrata attraverso gli occhi di un artista “perfezionato architetto”; crea nuove ed originali texture usando scale cromatiche mai violente ma incisivamente accattivanti; toni freddi e caldi si mescolano creando con l’alternarsi di luci ed ombre volumi e piani prospettici.

Il vernissage, dalle ore 19.30, verrà accompagnato da un aperitivo curato da Rebacco.

L’esposizione è visitabile fino al 3 marzo, dalle 12.00 alle 2.00.

Rebacco è in Via Pomezia, 12 (Metro Re di Roma).

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