L’ospite di Vis-à-vis oggi è Rob Rey, 25 anni, artista e illustratore americano.
1. Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinato all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?
Al liceo pensavo di voler diventare un ingegnere perché ero bravo in matematica e scienze. Quando realizzai che c’era un motivo per cui avevo seguito tutti corsi d’arte che il mio liceo offriva, decisi di andare ad una scuola d’arte. Pensavo di voler fare il graphic designer ma quando andai alla Rhode Island School of Design scoprii il campo dell’illustrazione e, da quel momento, è stato un amore appassionato. Una volta immerso nell’illustrazione, ho capito, immediatamente, che la pittura ad olio era la mia vocazione e mi focalizzai, quasi esclusivamente, su quella tecnica per tutti i miei lavori scolastici. Al RISD incontrai Jon Foster, durante il mio ultimo anno lì e lui fu così gentile da farmi dipingere per un periodo sotto la sua guida. Questo mi aiutò molto, mi laureai nel 2006 con una gran voglia di imparare di più. Da allora, poi, ho studiato costantemente su libri di pittura e attraverso il disegno e la pittura dal vivo.
2. Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Tutto, ovunque…dovunque io la possa trovare. I musei sono davvero ottimi per trovare l’ispirazione. Anche osservare le persone è il mio passatempo preferito. Disegnare un nudo va bene, ma, in realtà, io trovo che la varietà delle persone e l’individualità della loro personalità visuale siano eccitanti. Io disegno, regolarmente, alla caffetteria locale.
3. Quali sensazioni vuoi comunicare attraverso le tue opere?
Ultimamente trovo che i temi agrodolci siano, per me, irresistibili e questa è la direzione verso cui lavoro. Essi vengono in molte forme ed emozioni ma la comunicazione di quest’ultime è la chiave ed il punto centrale per me.
4. Descrivi il tuo lavoro.
Ho cominciato con schizzi in miniatura, poi ho lavorato su disegni più grandi e ho finito con l’olio su tavola. Diluisco con l’olio di semi di lino solo se voglio ottenere un effetto smaltato, ma in molti casi uso il colore così come viene fuori dal tubetto e cerco di applicarlo usando solo le pennellate necessarie.
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Tag: Devinatart, Rob Rey