Archivia per ‘Fotografia’

maggio 18, 2010 2

Vis-à-vis #26: Benedetta Falugi

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Interviste

Benedetta Falugi è toscana e, come si può immaginare vedendo le sue fotografie, ha con il mare un rapporto particolare. Giunta alla fotografia partendo dall’antiquariato, utilizza quasi esclusivamente macchine analogiche, traendo ispirazione dalla realtà e scattando fotografie che sembrano immortalare situazioni senza tempo, come la quotidianità colta nel progetto in corso di realizzazione in due quartieri operai del comune di Piombino.

Chi è Benedetta Falugi? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?
Sono una fotografa, nata a Piombino il 26 ottobre 1973, adesso abito a Follonica, provincia di Grosseto, un bel posto sul mare dove sono cresciuta e ho abitato fino ai 18 anni, dai 18 ai 30 ho girovagato per la Toscana e adesso sono tornata “a casa” dove vivo davvero bene.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata alla fotografia?
Diplomata all’istituto magistrale, ho cominciato gli studi di lingue, li ho interrotti per dedicarmi al restaturo della doratura, alla cartapesta e alla pittura. Ho lavorato nel negozio d’antiquariato di mia mamma per diversi anni e alla fine ho avuto un incontro, fulminante, con la fotografia, soltanto tre anni fa. Un giorno ho comprato una piccola macchina per fotografare dei mobili e da lì è partito tutto. In seguito ho fatto vari corsi e workshops, l’ultimo, un corso di fotogiornalismo all’Istituto Marangoni di Firenze, davvero molto interessante.

Continua a leggere »

Tag:

maggio 12, 2010 0

Vis-à-vis #25: Silvia Noferi

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Interviste

Silvia Noferi è toscana ed è la vincitrice della sezione Fotografia e Grafica Digitale dell’edizione 2009 del Premio Celeste con una delle immagini della serie Hòtel Rèverie, un lavoro ispirato alle teorie di Gaston Bachelard sul tema della rèverie, termine che letteralmente vuol dire “fantasticheria”.

Attesa, inquietudine, surrealtà sono alcune delle sensazioni presenti in queste fotografie, scattate nelle stanze di un albergo in ristrutturazione alle porte di Firenze, che si fanno scenari dell’incontro tra realtà e immaginazione. Nella produzione di Silvia Noferi non mancano poi gli autoritratti, simili a presenze fantasmatiche.

Chi è Silvia Noferi? Dove e quando è nata? E dove vive ora?
Sono una a cui una vita non basta, per il resto credo che siano sempre gli altri, gli unici a poterci raccontare chi siamo.  Sono  nata a firenze nel 1977, dove tutt’ora vivo.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata alla fotografia?
Mi feci regalare la prima reflex in occasione della  mia comunione. Fotografavo i miei amici e le cose da ricordare. L’illuminazione arrivò quando vidi una mostra di Nan Goldin ad Amsterdam: da lì cominciai a cercare tutte le possibilità d’imparare. La prima esperienza è stata con la chimica della camera oscura in un piccolo studio, poi è arrivata un’esperienza importante come assistente durata diversi anni, nei quali ho imparato molto, soprattutto a livello tecnico. Nel frattempo cresceva il bisogno di studiare e approfondire la parte teorica, la storia dell’arte e tutte quelle conoscenze che potevano stimolarmi, così ho deciso di frequentare  una scuola di fotografia e iniziare una mia ricerca personale.

Continua a leggere »

Tag: , , ,

maggio 7, 2010 10

Vis-à-vis #24: Valeria Cherchi

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Interviste

Valeria Cherchi, sarda ma romana d’adozione, con una laurea alle porte in disegno industriale e il sogno di diventare fotografa di moda, non si definisce artista e si serve della fotografia per raccontare se stessa e il suo mondo. Lo fa con grande naturalezza e delicatezza ma costruendo attentamente la scena, lasciando che i colori e, soprattutto, la luce facciano il resto. In tutti i suoi scatti, anche in quelli urbani e all’aperto, si coglie il sapore di una dimensione privata e raccolta, il senso di una fotografia che registra con discrezione il quotidiano. Il tutto come forma di passione/ossessione.

Chi è Valeria Cherchi? Dove e quando è nata? E ora dove vive?
Sono nata nel 1986 a Sassari. Ho vissuto fino ai 19 anni in un piccolo paese di provincia, Banari.  Ora vivo a Roma, ma ancora per poco. Spero presto di trasferirmi a Londra.

Qual è stata la tua formazione?
Ho la maturità linguistica e mi sto per laureare in Disegno Industriale con una tesi progettuale che comprenderà sia l’ambito della grafica che della fotografia di moda.

Nel tuo stream su Flickr c’è una foto che ti ritrae all’età di 3 anni. Si legge in didascalia: “stare sdraiata (dentro la luce) è una delle mie attività preferite, non pensavo di farlo già da allora…”. Poiché “fotografia” vuol dire “scrittura di luce” ti chiedo: come ti sei avvicinata alla fotografia?
Adoro quella foto e ci tengo a dire che è stata scattata dalla mia altrettanto adorata sorella.. Anche lei appassionata di fotografia e sicuramente una delle persone che più mi ha influenzato in questa scelta. Lei, una mia cara zia (che mi ha anche fornito i mezzi per iniziare) e una mia amica e coinquilina, tutte brave fotografe oltre che persone davvero speciali per me. Altra ragione sicuramente è stata la voglia di produrre. Ho sempre adorato la pittura e l’arte in generale, ma purtroppo sono nata negata per disegnare, veramente tanto negata. Qualcuno un giorno mi ha detto che la fotografia avrebbe potuto essere il mio riscatto verso la pittura, e ci ho provato… anche se in sè il processo è stato molto naturale.

Continua a leggere »

Tag:

aprile 29, 2010 1

Vis-à-vis #23: Valentina De’ Mathà

pubblicato da Sara in Artisti, Disegno, Fotografia, Installazione, Interviste, Pittura, Scultura

Torna, dopo una lunga pausa, l’appuntamento di Art Rehab con le interviste. Stavolta abbiamo raggiunto Valentina De’ Mathà, artista abruzzese che dopo una parentesi romana ha scelto la Svizzera come luogo in cui coltivare la sua ricerca. Dalla scultura alla fotografia, dal video all’installazione passando per la pittura, il linguaggio di Valentina De’ Mathà è articolato e complesso. Il nostro incontro a distanza aiuta a comprenderlo meglio.

Chi è Valentina De’ Mathà? Dove e quando è nata? E ora dove si trova?
Sono nata ad Avezzano, in provincia di L’Aquila nel 1981 ed ho vissuto a Roma, Trastevere,  fino ad un paio di anni fa. Ora abito in Svizzera.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte?
Quello che mi ha sempre affascinata è il momento creativo, la creazione delle cose, il fare, spesse volte tralasciando il risultato finale. Sicuramente il mio primo approccio è stato più tattile e olfattivo che visivo. Sono sempre stata attratta e assolutamente sedotta dai colori e dai loro odori, dalla possibilità di plasmare la materia… Ho cominciato a dipingere e a modellare le mie prime figure con l’argilla all’età di 5 anni e da allora non ho più smesso. A 11 anni invece ho cominciato con la fotografia. Ho iniziato l’ISA studiando “Moda e Costume” e continuando con l’indirizzo “Metalli e Oreficeria”, poi ho proseguito i miei studi sulla moda presso l’Università La Sapienza di Roma frequentando il corso di “Scienze della Moda e Costume”. Nel mentre ho approfondito  la scultura, la fotografia, ho studiato sceneggiatura cinematografica, incisione… Ho frequentato anche un corso per curatrici di mostre con Ludovico Pratesi e a Roma sono stata per un breve periodo assistente di un artista molto importante al quale mi avvicinai per il suo modo di usare i colori, ma poi la mia ricerca artistica mi ha portata a seguire un percorso molto diverso.

Quali sono le tue fonti di ispirazione? Chi i tuoi maestri?
Lavoro sulla materia che prende forma da sé, sulla trasformazione delle cose, l’eterno mutamento, il dinamismo della metamorfosi , sui processi, su quel che sta nel mezzo, su ciò che è e sta divenendo, sui pieni e i vuoti della vita: metafore delle relazioni interpersonali. Creo tensioni, dissonanze in cui cerco di far coincidere esteriorità e interiorità, contrazione ed espansione in bilico tra la forma e l’informe. Lavoro sulla nascita e la gestazione dei pensieri, che si evolvono come schemi frattali che a volte si spezzano e prendono direzioni diverse, altre volte si avvitano su se stessi, altre volte ancora sfuggono da loro stessi nello spazio.

(dopo il salto, una galleria di immagini)

Continua a leggere »

Tag: ,

aprile 24, 2010 0

II edizione per Occhirossi, festival indipendente di fotografia

pubblicato da Sara in Artisti, Concorsi, Fotografia, Mostre, Spazi

Torna, per il secondo anno consecutivo, Occhirossi – festival indipendente di fotografia*, dopo aver registrato nella precedente edizione la partecipazione di 150 fotografi da tutta Italia e un’affluenza di oltre 3000 persone. Nelle giornate del 21, 22 e 23 maggio 2010 il CSOA Forte Prenestino si trasformerà di nuovo in un enorme e suggestivo palcoscenico di immagini. La forma e la natura del festival nascono da una serie di riflessioni “sul ruolo degli spazi espositivi e sul loro rapporto con il territorio; sulla necessità di facilitare l’accesso alla formazione fotografica e artistica in generale; sull’importanza di eliminare intermediazioni economiche e culturali tra chi produce fotografia e chi ne fruisce”.

Due sono le fasi in cui sarà strutturato il festival: la prima è quella che si svolgerà al Forte Prenestino (21-23 maggio) e durante la quale sarà possibile visitare la mostra di tutti i progetti fotografici pervenuti, oltre a partecipare a workshop, incontri, spettacoli e lezioni. La seconda fase si terrà invece nei mesi di giugno e luglio, quando i vari progetti saranno ospitati in luoghi non convenzionali appartenenti alla quotidianità (esercizi commerciali, spazi sociali, mercati) avvicinando così anche un pubblico di “non addetti ai lavori”. Obiettivo costante quello di far convergere l’interesse e la passione dei singoli con le forme e i movimenti artistici e culturali affini.

Per partecipare in qualità di fotografi non dovete fare altro che mandare un’e-mail a mostre@occhirossifestival.org con un breve testo descrittivo del vostro progetto fotografico, una selezione di tre immagini per la galleria di anteprime del sito e una scheda tecnica della mostra. Non è prevista alcuna selezione ma le proposte devono pervenire entro e non oltre il 30 aprile 2010, fatta salva la possibilità da parte dell’organizzazione di chiudere in anticipo il bando a fronte di un esaurimento degli spazi espositivi disponibili. Potete trovare qui tutte le informazioni necessarie e i dettagli relativi alla partecipazione.

Inoltre Occhirossi, in collaborazione con il Comitato no morti sul lavoro, ha indetto un contest fotografico dedicato alla memoria di Antonio Salerno Piccinino, pony express ventinovenne, lavoratore in nero, morto nel 2006 a Roma durante un turno extra. Dalla pagina apposita, entro il 15 maggio 2010, è possibile inviare le proprie immagini sul tema degli effetti della crisi economica sul lavoro. Le immagini vincitrici (non è previsto un vero e proprio premio) verranno raccolte in uno slideshow che sarà proiettato durante la tre giorni di Occhirossi e che il Comitato no morti sul lavoro farà girare nei contesti e nelle situazioni ritenute idonee per sensibilizzare sul tema della crisi.

* L’edizione 2009 di Occhirossi su Art Rehab.

Tag: , , , ,

aprile 15, 2010 0

Bodies. Personale di Luciano Rignanese e Maria Normale, a cura di Art Rehab

pubblicato da Alessia in Artisti, Fotografia, Mostre

Terzo appuntamento per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con Laboratorio51; nuovamente protagonista la fotografia in bianco e nero che diviene la base portante delle opere di Luciano Rignanese e Maria Normale.

Entrambi affascinati dalla gestualità corporea, il primo la esprime attraverso coreografie di linee enfatizzate da un particolare uso della luce attraverso la quale gli incarnati e la tensione fisica emergono in primo piano, la seconda seguendo un personale percorso autobiografico in cui la realtà circostante è filtrata attraverso il sé, “unica norma possibile”.

Bodies è il risultato dell’unione di due professionalità che, lavorando individualmente alla propria ricerca espressiva, giungono ad una tipologia comunicativa affine che viene, in questa esposizione, messa a confronto in un dialogo aperto da parete a parete.

La particolare attenzione alla composizione dell’immagine, i soggetti ritratti e soprattutto il messaggio che in essi risiede, uniti alla scelta di renderli materialmente concreti attraverso una sviluppo manuale, prediligendo l’analogico al digitale come procedimento per estrinsecare la propria creatività, rafforzano l’intensità comunicativa di una foto che si fa arte nel poetare il vissuto quotidiano.

Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola

Il vernissage avrà inizio giovedì 22 aprile alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.

L’esposizione è visitabile fino al 28 Aprile.

Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo), Roma.

Per informazioni:

www.artrehab.netinfo@artrehab.net oppure laboratorio51@mail.com

Terzo appuntamento per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con
Laboratorio51; nuovamente protagonista la fotografia in bianco e nero che diviene la base
portante delle opere di Luciano Rignanese e Maria Normale.
Entrambi affascinati dalla gestualità corporea, il primo la esprime attraverso coreografie di
linee enfatizzate da un particolare uso della luce attraverso la quale gli incarnati e la
tensione fisica emergono in primo piano, la seconda seguendo un personale percorso
autobiografico in cui la realtà circostante è filtrata attraverso il sé, “unica norma possibile”.
Bodies è il risultato dell’unione di due professionalità che, lavorando individualmente alla
propria ricerca espressiva, giungono ad una tipologia comunicativa affine che viene, in
questa esposizione, messa a confronto in un dialogo aperto da parete a parete.
La particolare attenzione alla composizione dell’immagine, i soggetti ritratti e soprattutto il
messaggio che in essi risiede, uniti alla scelta di renderli materialmente concreti attraverso
una sviluppo manuale, prediligendo l’analogico al digitale come procedimento per
estrinsecare la propria creatività, rafforzano l’intensità comunicativa di una foto che si fa
arte nel poetare il vissuto quotidiano.
Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola
Il vernissage avrà inizio alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.
L’esposizione è visitabile fino al 28 Aprile.
Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo), Roma.
Per informazioni:
www.artrehab.net – info@artrehab.net oppure laboratorio51@mail.comTerzo appuntamento per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con
Laboratorio51; nuovamente protagonista la fotografia in bianco e nero che diviene la base
portante delle opere di Luciano Rignanese e Maria Normale.
Entrambi affascinati dalla gestualità corporea, il primo la esprime attraverso coreografie di
linee enfatizzate da un particolare uso della luce attraverso la quale gli incarnati e la
tensione fisica emergono in primo piano, la seconda seguendo un personale percorso
autobiografico in cui la realtà circostante è filtrata attraverso il sé, “unica norma possibile”.
Bodies è il risultato dell’unione di due professionalità che, lavorando individualmente alla
propria ricerca espressiva, giungono ad una tipologia comunicativa affine che viene, in
questa esposizione, messa a confronto in un dialogo aperto da parete a parete.
La particolare attenzione alla composizione dell’immagine, i soggetti ritratti e soprattutto il
messaggio che in essi risiede, uniti alla scelta di renderli materialmente concreti attraverso
una sviluppo manuale, prediligendo l’analogico al digitale come procedimento per
estrinsecare la propria creatività, rafforzano l’intensità comunicativa di una foto che si fa
arte nel poetare il vissuto quotidiano.
Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola
Il vernissage avrà inizio alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.
L’esposizione è visitabile fino al 28 Aprile.
Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo), Roma.
Per informazioni:
www.artrehab.net – info@artrehab.net oppure laboratorio51@mail.com

Tag: , , , , ,

aprile 13, 2010 0

Roma incontra Parigi a San Lorenzo

pubblicato da Alessia in Artisti, Eventi, Fotografia, Mostre, Performance, Pittura, Scultura, Street art

Dal 14 al 18 Aprile Parigi è di casa a Roma con una settimana di arte, cultura e dibattiti che consolida il gemellaggio tra il Municipio Roma III  e la Mairie del XIII Arrondissement, giunto al suo decimo anniversario. Numerosi gli eventi imperdibili; “Le jours de france à Rome” si apre con il Concerto straordinario dell’Orchestra Sinfonica di Roma presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza, entrando nel vivo giovedì 15 aprile con l’inaugurazione dell’attesa mostra “Nati per strada tra Roma e Parigi. I muri urlanti di San Lorenzo“  presso gli spazi del Pastificio Cerere in cui protagonisti saranno gli scatti della fotografa Nathalie Biet, in un racconto personale sulla street art e su ciò che intorno ad essa si muovo.

La “questione writer” è il tema portante di questa manifestazione culturale e viene ulteriormente affrontato con l’evento Wall-Painting giornata dedicata al recupero “artistico” e alla riqualifica del muro, proprietà dei Cavalieri di Colombo, in Via degli Ausoni, da parte di street artists tra i più noti a livello nazionale come Hogre, Lucamaleonte, Omino, in collaborazione con il locale Laboratorio51 e curato dall’artista Gino Ruggeri, del quale, all’interno del locale, sarà possibile visitare Opinionated, sua mostra personale. Via degli Ausoni, inoltre, diventerà, nei giorni 17 e 18, zona pedonale ed ospiterà un mercato d’arte in cui saranno presenti numerosi pittori, scultori e fotografi con le loro opere.

Numerosi anche gli incontri letterari che avranno luogo presso la Casina dei Pini in Via di Villa Massimo sabato 17 aprile dalle 18:00.

Le giornate francesi si concluderanno con il concerto dei Cori di Arts Academy presso la Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.

Programma completo.

Tag: , , , , , , , ,

marzo 18, 2010 0

On the back way. Personale di Francesco Viscuso, a cura di Art Rehab

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Mostre

Francesco Viscuso - On the back wayArt Rehab, in collaborazione con Rebacco Wine + Arts Showroom, è pronto per il quarto appuntamento con l’arte emergente, questa volta con “On the back way”, personale di Francesco Viscuso.

La ricerca del giovane artista siciliano si articola in serie di scatti che esplorano le potenzialità espressive insite nella relazione tra il medium fotografico e la manipolazione dell’immagine finale, tradotta (attraverso processi digitali e manuali) in qualcosa di altro, un altro che conserva la forza del gesto che l’ha originato e che al contempo si arricchisce di elementi forti e dagli effetti inaspettati, in parte casuali: uno strato di bitume, uno strappo, una scalfitura della superficie.

Non c’è niente di scontato nel lavoro di Francesco Viscuso: le polaroid, tradizionalmente caratterizzate da un bordo bianco, si vestono di nero (Black polaroids), immagini di fiori ridotti all’essenzialità delle loro forme si affiancano al fitto di pagine di un vangelo tradotto in lingua cinese (Judge not what is best by pleasure though to nature seeming meet). Molti gli autoritratti, tradotti in chiave allucinatoria dalla deformazione e dal movimento (On the back way). Lo spettatore non può restare indifferente, lo richiamano all’attenzione gli interrogativi -impliciti e non- posti dalle immagini (Chapitre 9), o l’identità ambigua e grottesca di alcuni dei protagonisti delle fotografie presenti in mostra, i cui visi mascherati sfilano muti davanti al nostro sguardo (Carnival motel). Diverse le influenze, da Francis Bacon a Joseph Cornell, quest’ultimo evocato in un assemblage di oggetti trovati dal sapore surrealista (Records jacket) che, insieme al collage cui si affianca, ottenuto dall’unione di vecchie fotografie, manifesta l’interesse di Francesco Viscuso per il passato e per i suoi frammenti, malinconici, preziosi e poetici perchè parte di ciò che non è più.

Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola

Il vernissage, dalle ore 19.30, verrà accompagnato da un aperitivo curato da Rebacco.

L’esposizione è visitabile fino al 31 marzo, tutti i giorni dalle 12.00 alle 02.00.

Rebacco è in Via Pomezia, 12 (Metro Re di Roma).

Per informazioni:

www.artrehab.netinfo@artrehab.net /// www.rebacco.netgaetanominaya@yahoo.it

Tag: , ,

marzo 6, 2010 0

Lios Decades IV. Personale di Samantha Marenzi, a cura di Art Rehab

pubblicato da Art Rehab in Artisti, Eventi, Fotografia, Mostre

Locandina Samantha MarenziAppuntamento numero due per il ciclo di mostre curate da Art Rehab in collaborazione con Laboratorio51. É la volta della fotografia, con una personale di Samantha Marenzi.

“Lios Decades IV” è un work in progress in cui Samantha Marenzi intende ed interpreta il corpo non come soggetto estetico bensì come luogo di storie vissute e come elemento attraversato da un’energia che genera e trasmette impulsi vitali, inducendo l’individuo a dare libera espressione alla propria emotività, alle proprie passioni.

Questa rivolta nasce dall’esigenza di “viversi” dall’interno, riappropriarsi del proprio corpo in termini di potenziale pronto a trasformarsi in atto, per intraprendere in modo consapevole un percorso che devi dall’appiattimento culturale e mentale dominante. Ad influenzare la ricerca di Samantha Marenzi sono il teatro ed in particolare la danza butoh, nata in Giappone tra gli anni ‘50 e ‘60 e caratterizzata dalla nudità dei performer, i cui corpi, totalmente dipinti di bianco, compiono movimenti ora fluidi ora frenetici. Al butoh l’artista si è accostata negli anni ‘90, per poi formare, con altri danzatori, il gruppo di lavoro Lios.

I corpi dei ballerini, colti secondo prospettive inusuali, diventano il campo di un’osservazione attenta e sensibile da parte dell’autrice, che completa questa ricerca attraverso una resa fotografica capace di esaltare l’intensità e la poesia insite nei gesti e nei movimenti dei danzatori. La tecnica di stampa è quella manuale, applicata talvolta a supporti non convenzionali come la carta da acquerello: una tecnica artigianale, antica, complessa e misteriosa, dato l’elevato margine di casualità insito nel processo. Una tecnica che, implicando la manualità, coinvolge il corpo dell’artista e lo rende partecipe della nascita dell’immagine attraverso il gesto materiale, che la fotografia finale custodisce e restituisce alla vista dell’osservatore, generando un senso di poetica sospensione.

Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola

Il vernissage avrà inizio alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.

L’esposizione è visitabile fino al 17 marzo.

Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo), Roma.

febbraio 5, 2010 0

Bando per un progetto fotografico indetto da Pol!femo

pubblicato da Sara in Concorsi, Fotografia

movimento_300x250_2010Scade il 26 febbraio il bando indetto dall’associazione Pol!femo e rivolto a fotografi emergenti. Titolo e tema dell’iniziativa: “Mobilità, movimento, velocità e tempo”, un argomento particolarmente attuale in questo periodo storico dominato dallo spostamento di cose e persone, il tutto per i motivi più disparati , dalla religione alla guerra, dal lavoro alle variazioni climatiche, passando naturalmente anche per lo svago e il turismo.

La mobilità, dunque, intesa come movimento attraverso il tempo (e lo spazio) secondo diversi gradi di velocità. La fotografia può interrogarsi su questo fenomeno documentandolo e rintracciandone i flussi ed è con questo intento che Pol!femo ha indetto il bando in questione, non un vero e proprio concorso ma una selezione di progetti realizzati da fotografi emergenti e dedicati allo studio del tema proposto, tali da fornire spunti di ricerca e riflessione.

La partecipazione può avvenire in 2 modi: visitando la pagina dedicata al bando all’interno del sito www.photographers.it e cliccando su “Partecipa al bando!”, oppure inviando una mail a proposte@polifemo.org. Alla prima fase della selezione (con scadenza, appunto, il 26 febbraio) seguirà la scelta da parte di Pol!femo dei progetti vincitori che verranno esposti nell’ambito di 6 mostre personali della durata massima di 15 giorni, distribuite tra maggio e novembre 2010, che avranno luogo nella sede dell’associazione presso la Fabbrica del Vapore a Milano.

Tag: , ,