Archivia per 2010

dicembre 21, 2010 1

Vis-à-vis #33: Roberta Durante

pubblicato da Alessia in Animazione, Artisti, Disegno, Grafica, Illustrazione, Interviste, Videoarte

Il nuovo appuntamento di oggi per la rubrica vis-à-vis presenta una giovane artista trevisana, 21 anni ed una grande testa, piena di sogni e “cose belle” espresse in modo intelligentemente ironico attraverso le sue animation ed i suoi video. Prima dei saluti per le festività natalizie vi regaliamo questa interessante intervista, da leggere attentamente e con la quale meditare. Aggiungere parole sarebbe inutile…tutto è racchiuso in questa amabile conversazione con Roberta Durante che tira fuori un pò di sè e lo svela a noi che con grande piacere lo regaliamo a voi. Buona lettura e buona visione!

1. Chi è Roberta Durante? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Roberta Durante è una di quelle coi capelli lunghi marroni e gli occhi marroni. Sono nata a Treviso nel 1989 e vivo a Venezia da due anni.

2. Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

Ho studiato al liceo classico ma devo ancora formarmi del tutto mi sa, ecco. Non ricordo benissimo come mi sono avvicinata all’arte, d’altra parte non è neanche un casello autostradale. Mi ricordo che da piccola disegnavo come una scema ma poi ho scoperto che tutti i bambini disegnano come degli scemi. E’ sicuramente retorico da dire ma l’arte ce l’hanno un po’ tutti, non è certo un’esclusiva, c’è chi se la tiene nel taschino dei jeans e chi la tira fuori. Io ogni tanto la tiro fuori ma mi capita anche di sedermici sopra e poi quando là sotto inizia a dare fastidio bisogna cambiarla di posto. E’ un po’ una questione di scorci, a volte si vede bene a volte si vede male, a volte te la mostrano meglio di quanto non sia, altre volte devi spostare gli attrezzi da davanti per vederla bene; per restare poi nella culla della retorica mi immagino anche che si tratti di sensibilità. C’è chi ce l’ha per tagliare dritte le siepi e chi per immortalare nature che poi diventano morte. Io in genere preferisco il dono dei primi, almeno mi fanno vedere di là. Le animazioni e i video che faccio nascono appunto da una semplice voglia di far camminare delle immagini su un pensiero nascente e su delle musiche già nate, con il presupposto che tutte queste cose insieme rendano possibile niente di meno che una piccola “sospensione del giudizio”.

3. Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Mi ispiro molto a quello che leggo, ma non lo faccio apposta e soprattutto non escludo quasi nulla, le confezioni di shampoo che parlano in prima persona possono riserbare migliori sorprese rispetto ai Cattivi Pensieri di Paul Valèry per esempio. Non è vero. Ma quasi. Intendo dire che è tutta una questione di taglia e cuci di immagini e suoni e parole che insieme fanno un buon cartoccio di fritto misto, se ora però facessi dell’autoanalisi mi semplificherei inutilmente e il microscopio renderebbe irriconoscibile quello che ho messo sul portaoggetti. Mi piace molto la poesia, ne leggo e ci scrivo ma vorrei saperne molto di più per poterne anche dire. Purtroppo ogni tanto mi imbambolo davanti a un qualche esercizio di verbo di Tartaglia o a una qualche scrittina di Salvo Basso e mi dimentico del malloppo delle cose che ancora non so. In molto breve e sempre un po’ retorico -come mondo vuole, mi arricchisce chi mi fa vedere in modo completamente diverso ciò che vedo quotidianamente.

4. Quali sensazioni vuoi comunicare attraverso le tue opere?

Sono impreparatissima. Quelli che la sanno lunga dicono che con le etichette delle bottiglie non ci si ubriaca né ci si disseta quindi preferisco e suggerisco di bere e basta. Il buffo è che cerchiamo le emozioni e se no le costruiamo, desideriamo perdere la testa e farla perdere, sconvolgere ed essere sconvolti e tuttavia, qua e là, c’è effettivamente la necessità fisiologica di perdere la testa, di formare immagini fantasiose, quindi in qualche modo, spero anche io di fornirne qualcuna e chi la intuisce è solo uno che ha fortuna nel gioco delle associazioni; ci sono molti richiami ad altre cose nei miei video, se uno se ne accorge magari trova anche un senso ma te lo dice pure Vasco Rossi che non ha senso -e non è neanche uno che mi fa perdere la testa, ecco. Penso piuttosto a quello che vorrei sentire io dalle opere degli altri. Il dito di uno sconosciuto nel naso può essere un’idea più o meno chiara. Dev’esserci in qualche modo una botta, poi via, oppure ci si riflette. Ecco, vorrei che funzionasse così ma non so se ho premuto il bottone giusto.

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ottobre 19, 2010 0

Vis-à-vis #32: Luisa Montalto

pubblicato da Alessia in Artisti, Grafica, Illustrazione, Interviste, Pittura

Giovane, cagliaritana ma romana d’adozione, grande sognatrice: è la protagonista dell’appuntamento di oggi con vis-à-vis. Sensibile a tematiche delicate (ha partecipato all’esposizione Children no more, sui diritti dei bambini) ma capace anche di grande ironia e divertimento…questa è Luisa Montalto e attraverso le nostre domande ve la faremo conoscere meglio…

Chi è Luisa Montalo? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Sono Nata casualmente a Cagliari il 14/04/1974 ,ma vivo a Roma, anche se poco stabilmente da oltre 12 anni, mi considero decisamente romana.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

Mi sono laureata a “La Sapienza” di Roma in scienze umanistiche, la passione per il disegno ce l’ho da sempre, si è naturalmente trasformata in passione per l’arte, ogni espressione artistica mi ha appassionata, ma la cultura Giapponese e la sua interpretazione del Pop dal momento in cui l’ho incontrata non mi ha mai lasciata. Come artista sono un’autodidatta, credo questo mi abbia dato una certa libertà nell’uso delle tecniche.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Nonostante mi impegni a visitare quanti più musei, mostre e manifestazioni artistiche possibile, la mia ispirazione può essere tanto una bella stampa trovata per caso in un mercatino, l’intuizione di un artista affermato, un blog quanto una rivista o un libro. Non so mai da dove possa arrivare. Mi piace moltissimo lasciarmi stupire.

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settembre 27, 2010 0

Vis-à-vis #31: Beatrice Alegiani

pubblicato da Alessia in Artisti, Interviste, Pittura

Vis-à-vis oggi presenta una giovane artista romana, trovata con grande piacere curiosando tra le nuove proposte del Premio Celeste, Beatrice Alegiani. Protagoniste delle sue opere sono le irriverenti quanto ironiche e sorprendenti kokeshi dolls, bamboline in legno della tradizione giapponese, rielaborate e alle quali l’artista dà una vita propria, attraverso la forte caratterizzazione di ognuna di esse.

Seguite la nostra intervista per scoprire questa artista.

Chi è Beatrice Alegiani? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Sono nata il 28 dicembre del 1972 a Roma, dove tuttora vivo e lavoro.

Qual’ è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

Mia madre è sempre stata una grande appassionata di arte e sin da piccola mi portava in giro per mostre e musei. Mi sono laureata in Architettura, una facoltà che mi ha dato tanto ma che non corrispondeva in toto alle mie aspirazioni. Così nel 2005 ho bussato alla porta di un artista romano che stimavo molto, Danilo Bucchi, e sono stata sua assistente per diversi anni seguendo contemporaneamente corsi di pittura in Italia e all’estero.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Anche dettagli o situazioni apparentemente banali possono essere fonte di ispirazione. Anni fa studiando Adolf Loos mi colpì molto come lui si fosse ispirato alla griglia di un tombino per disegnare il ritmo delle bucature della facciata di un suo edificio. Non ho mai dimenticato questa sua attenzione per le piccole cose. Chi è che si ferma oggigiorno ad osservare un tombino???? Credo che l’arte nasca dall’attenzione, l’attenzione al particolare. “Osserva tutto quello che ti circonda con gli occhi curiosi di un bambino”, mi ripeto sempre. Quindi anche una passeggiata per negozi, vedere un film o un videoclip, sfogliare una rivista, possono far parte del mio lavoro. Ovviamente seguo con interesse anche il percorso di artisti, non solo pittori, sia del presente che del passato.

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settembre 16, 2010 0

Folk Tales all’Area B di Milano

pubblicato da Alessia in Artisti, Mostre

La galleria milanese Area B riapre la stagione con la mostra collettiva Folk Tales a cura di Ivan Quaroni che presenta il lavoro di sette giovani artisti.

Al centro delle loro opere la figurazione New Folk, “fenomeno già molto conosciuto che nasce a New York con il nuovo millennio, ed esprime una specifica identità culturale connotata da un forte legame al territorio, compiuta dalla fusione tra i valori della comunità di appartenenza e quelli estetici generali“. Una proposta davvero interessante per questo nuovo inizio di stagione, proposta che attraverso le numerose creatività artistiche degli autori esposti regala versioni “alleggerite” del mondo contemporaneo.

Artisti in esposizione: Silvia Argiolas, Raffaele Barbuto, Alice Colombo, Vanni Cuoghi, Marco Demis, Pierpaolo Febbo, Cristina Pancini.

Fino al 5 Ottobre.

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settembre 15, 2010 0

Vis-à-vis #30: Elisa Anfuso

pubblicato da Alessia in Artisti, Grafica, Pittura

L’estate volge al termine e noi siamo di nuovo qui, pronti e carichi, per un altro anno insieme ricco di eventi e nuove giovani proposte dal mondo dell’arte per continuare ad animare le giornate che verranno. Art Rehab riprende il suo percorso con l’inmancabile rubrica Vis-à-vis che quest’oggi presenta Elisa Anfuso, artista catanese che con le sue opere ci presenta un mondo di favola, ricco di sorprese, storie di sogno fatte di origami, fili che si intrecciano tra la vita di tutti i giorni, scene ad un unico atto spunto di riflessione. Vediamo di conoscerla un pò meglio.

Chi è  Elisa Anfuso? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Sono nata a Catania nel 1982 e vivo e lavoro ancora qui. Magari un giorno andrò via. Ho un animo tendenzialmente “crepuscolare” e so che starei meglio in città come Torino, o Praga, meno assolate, più decadenti.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

L’arte mi è sempre sembrato il modo più naturale per dare un senso e un ordine ad ogni cosa. Per essere consapevole. Non ricordo un momento, un incontro, un aneddoto che abbia segnato l’inizio del mio percorso artistico. E’ come se sapessi sin dall’inizio cosa avrei voluto fare. In tutti i ricordi d’infanzia mi vedo mentre disegno, ad ogni ricorrenza il regalo era sempre una scatola nuova di colori. Nessuna scelta, ho solo dovuto un po impormi nei confronti di chi aveva altri progetti per me, ma la mia strada è sempre stata chiara: l’Istituto d’Arte, l’Accademia di Belle Arti, il Master, diversi stage di pittura e fotografia e poi l’incontro col mio gallerista, che mi segue da anni e mi ha sempre dato grande fiducia.

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luglio 30, 2010 0

Art Rehab va in vacanza. Ci vediamo a settembre!

pubblicato da Art Rehab in Uncategorized

Foto: Flickr

luglio 29, 2010 0

GLAM! Arte e moda vanno in scena a Termoli

pubblicato da Sara in Artisti, Mostre

Inaugura il 31 luglio alle ore 19.00, presso Et & Marianne in corso Vittorio Emanuele III n.61 a Termoli (CB), il primo capitolo di GLAM!, ciclo di esposizioni dedicate al dialogo tra arte e moda in cui “la convivenza di abiti ed opere d’arte sancisce il connubio tra i due universi, dotati di eleganza e raffinatezza di forme, cucite, disegnate, scolpite o dipinte”.

Da un’idea di Emanuela de Notariis, le mostre in programma, curate da Francesco Monteleone, indagano il rapporto tra i due ambiti, diversi eppure per certi versi confinanti. Il tutto avviene in una cornice atipica, ovvero un luogo destinato alla vendita di abiti che, affiancandosi ad opere d’arte di giovani artisti, si aprono a nuove chiavi di lettura.

Rivisitando la questione del rapporto tra arte e vita, GLAM! trae spunto da una parte dall’evoluzione della moda, nell’ambito della quale l’abito non è più solo considerato come mezzo di distinzione sociale ma come forma di espressione di sé. Dall’altro lato l’arte, che senza perdere le sue prerogative, si presenta come filtro del vivere quotidiano, traducendosi in strumento di analisi e dissacrazione.

Protagoniste di GLAM! N. 1 saranno le opere surreali e ironiche di Emanuela de Notariis.

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luglio 28, 2010 0

Vis-à-vis #29: Andrea Bosio

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Interviste

Ancora un fotografo nel nostro spazio Vis-à-vis. Stavolta siamo a Genova dove vive e lavora Andrea Bosio. Gli studi in architettura lo hanno indotto a considerare il mezzo fotografico come strumento di indagine attraverso cui spingere il proprio sguardo verso quanto si trova ai margini della realtà e della società. Architetture e paesaggi urbani diventano la quinta di insediamenti rom, cantieri edili abbandonati, accampamenti di senzatetto che diventano, negli scatti di Andrea, spunti di riflessione, frame cinematografici, assumendo un plusvalore estetico, accentuato dalla pulizia delle immagini, realizzate prevalentemente con l’uso del banco ottico.

Chi è Andrea Bosio? Dove e quando è nato? E dove si trova ora?
Sono nato nel 1980 a Genova, dove mi sono laureato in architettura con una tesi sullo spazio pubblico, il suo ruolo nella società contemporanea e la sua rappresentazione in fotografia.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinato alla fotografia? Qual è il suo ruolo nella tua vita?
Come chiunque ho smanettato con le macchine fotografiche di mio padre fin da ragazzino. Ma solo durante gli anni in facoltà ed in particolare nell’anno che ho passato a Lione presso l’Ecole d’ Architecture ho cominciato a vedere la fotografia come un vero strumento di indagine, qualcosa che potevo usare non solo per fermare la realtà ma anche per criticarla e analizzarla. Ho cominciato a vedere possibili temi su cui poter basare le mie uscite fotografiche fino ad allora  all’insegna della sperimentazione, sia tecnica che di scelta del soggetto. La fotografia fa parte del mio lessico. Una parte di cose che vedo e sento le dico per immagini, non vedrei altra maniera. Attualmente lavoro con alcuni studi di architettura come fotografo.


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luglio 23, 2010 0

Concorso fotografico La metropoli rurale.

pubblicato da Sara in Concorsi, Fotografia

Nasce dalla collaborazione tra il XII Municipio di Roma e il Collettivo WSP il concorso fotografico “La metropoli rurale“. Lo scopo è indagare il rapporto tra l’espansione inarrestabile della metropoli e i modi di vita ecosostenibili di chi vive nell’area di confine rappresentata dal XII Municipio, Eur.

Due sezioni alle quali, gratuitamente, è possibile partecipare con i propri scatti (cinque per ognuna delle due categorie): storie e persone, paesaggio e architettura. Due modi per dare un volto al rapporto tra trasformazione e sopravvivenza, attraverso la documentazione dello sviluppo edile e del suo aspetto umano e sociale.

La scadenza del concorso è fissata al 30 settembre, mentre la premiazione è prevista per il 28 novembre presso il Museo Pigorini di Roma. Presidente di giuria sarà Tano D’Amico. Quattro i premi per i quali è possibile concorrere: Premio “Museo Pigorini” per la migliore foto legata al tema della difesa del patrimonio ambientale e culturale e alla biodiversità; Premio “La Nuova Ecologia” per la miglior foto sul tema rapporto uomo territorio e natura: eco sostenibilità e qualità della vita; Premio “Round Robin” per la migliore storia narrata attraverso le immagini; Premio “WSP Photography” per il miglior giovane fotografo. Sono inoltre previste menzioni speciali.

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luglio 1, 2010 0

Works in progress 2010 alla Scuola Romana di Fotografia

pubblicato da Sara in Fotografia, Mostre

Mancano pochi giorni all’inaugurazione di Works in progress, la mostra degli allievi della Scuola Romana di Fotografia che potranno così mostrare al pubblico i risultati raggiunti nell’anno di corso appena concluso. L’appuntamento è fissato per l’8 luglio alle ore 19.00 negli spazi della scuola, in via degli Ausoni 7/A.

Naturalmente diversi i generi presenti: si andrà dal ritratto allo still life, dal reportage alla fotografia di moda passando per la pubblicità e la sperimentazione. E chissà che tra questi fotografi emergenti non si nasconda un grande nome di domani.

La mostra è visitabile fino al 6 agosto, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00. In questo periodo inoltre sono aperte le iscrizioni per i corsi 2010-2011.

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