“Chi è fuori è dentro, chi è dentro è fuori” è l’ironico titolo della prima personale di Pasquale Di Donato, nato nel 1982 a Milano, dove vive e lavora, ed inaugurata ieri 18 novembre. Per il suo debutto negli spazi di Allegra Ravizza Art Project a Milano, l’artista presenta una serie di lavori, sculture e installazioni, che affrontano in maniera pungente il tema del confine e del limite tra esterno e interno.
Nel corso della mostra può capitare “di imbattersi in Nuvole vere, case finte, balconi rovesciati, piccole porte curiose, un Uomo Invisibile, Gabbie di libertà e ritratti di fiato”, creando così nello spettatore corto-circuiti sensoriali legati alla difficoltà di percepire con esattezza la sottile linea divisoria tra gli spazi.
Le opere di Pasquale Di Donato fanno sorridere e riflettere, perchè sembrano mettere in forse ciò che sembra un dato di fatto, le nostre certezze, il nostro quotidiano vivere e rapportarci con la realtà. In questo universo tutto si capovolge e muta di senso e lo stesso individuo finisce per dubitare della propria identità e del proprio posto tra le cose, nel mondo. E voi, siete dentro o fuori?
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Vi ringrazio per la segnalazione della bella mostra di Pasquale di Donato.
Ho visitato la sua personale nell’introvabile seppure centrale galleria Allegra Ravizza, incuriosito dalle parole che avete speso sul lavoro di questo giovane artista. E non posso che condividere un certo senso di spiazzamento di fronte alle opere esposte. Di base sono ironiche e divertenti ma dopo un attimo si percepisce una forte malinconia di fondo, che forse proprio perchè espressa con uno humor così sottile è ancor più drammatica.
Trovo questa mostra molto bella, elegante e colta. Mi piacerebbe vedere più spesso questa qualità piuttosto che gli onnipresenti aperitivi luculliani di moda nelle più note gallerie, quasi intenti a stordire il pubblico di fronte a brutte cose che vogliono essere vendute come belle arti a tutti i costi.
Enzo.
Grazie a te, Enzo, per il tuo commento. Il tuo entusiasmo è gratificante. Vuol dire che il nostro impegno nel dare voce e visibilità all’arte emergente di qualità non è sprecato. Continua a leggerci.