Le fotografie di Daniel Grizelj sono di forte impatto. Non a caso questo artista svedese di origini croate lavora anche nel settore della pubblicità. Fredde, misteriose, inquietanti, le sue immagini sono cariche di significati non totalmente svelati. L’ho raggiunto via mail per una chiacchierata a distanza. A voi l’intervista e la selezione delle fotografie che ha scelto di mostrarvi. Dopo il salto, il resto dell’intervista e le altre immagini.
Da dove vieni e quanti anni hai?
Ho 34 anni e ho origini croate ma vivo in Svezia dall’età di 7 anni.
Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinato alla fotografia?
Ho studiato alla Gothenburg university of photography and film. Il mio approccio è venuto dall’animazione dell’argilla, ero stanco di realizzare migliaia di inquadrature. Ho provato la fotografia e sono mi sono appassionato al suo risultato immediato.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Altri artisti, film, libri.
Quali sensazioni vuoi comunicare attraverso le tue opere?
Un filo di misticismo, stati emotivi e questioni sociopolitiche.
Descrivi il tuo lavoro e le tecniche che usi.
Schizzo le scene sulla carta, generalmente parlando. Scatto la fotografia e la modifico con Photoshop.
Quanto tempo impieghi per progettare e realizzare un’opera?
Dipende, a volte si tratta di un’idea che ha una grande forza. A volte ha bisogno di crescere.
Voglio essere sincera, mi piace di più la tua produzione non commerciale. Ma tu come preferisci lavorare? Pensi che le tue foto non commissionate siano più spontanee e sincere rispetto alle altre?
Sì, le immagini non commerciali sono pensate da me e solo da me. Quelle commerciali sono pensate da qualcun altro e il mio ruolo è quello di un tecnico.
Le tue fotografie hanno una sorta di umore nordico. Sembrano fredde, in qualche modo, e sono anche molto cinematografiche. Mi sbaglio?
No, hai ragione, mi piace raccontare storie. L’aspetto freddo riguarda più che altro il colore, ho la tendenza a lavorare i colori per ottenere un’atmosfera irreale.
Ritieni che sia dato sufficiente spazio agli artisti nei canali istituzionali? Come ritieni che si possano superare i limiti dell’arte ufficiale?
No, dovrebbero dare alle persone più spazi pubblici in cui poter essere creativi come alternativa alle gallerie tradizionali, ai musei etc. I muri e gli edifici vuoti dovrebbero essere coperti con bella arte, purchè sia seria e non si tratti solo di scritte allora perché no, potrebbe rendere lo spazio pubblico interessante. I capi di stato devono vedere i giovani creativi come un vantaggio e non come una minaccia.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto lavorando su un progetto semi-documentaristico realizzato in studio con una bella luce Personaggi differenti che hanno ruoli sociali diversi.
-English version-
Where are you from and how old are you?
I am 34 years old and have my origins from Croatia but live in Sweden since the age of 7.
What training do you come from and how did you approach photography?
I am educated at the Gothenburg university of photography and film. My approach came from clay animation, i got tired of taking thousands of frame shots. I tried photography and got hooked of its instant result.
What are your sources of inspiration?
Other artists, movies, books.
What kind of sensations do you want to communicate through your works?
A string of mysticism, moodes and sociopolitical issues.
Describe your work and the techniques you use.
I sketch images on paper, roughly said. I take the image and photoshop it.
How long does it take you to conceive, plan and realize a work?
It depends, sometimes its an idea which has a strong feeling. Sometimes it has to grow.
I want to be honest. I prefer your non-commercial production. But how do you prefer to work? Do you think that your non-commissioned photos are more spontaneous and sincere then the other ones? Yes, The non-commercial images are thought out by me and only me. The commercial ones are thought out by someone else where my role is as a technician.
Your pictures have a kind of Nordic mood. They seem to be cold, in some way, and they are also really cinematic. Am I wrong?
No you are right, I like to tell stories. The cold aspect is more about color, I have a tendency to take done the colors to get an almost unrealistic feeling.
Do you think that institutions give sufficient space to young artists? How do you think limitations of official art could be overcome?
No they should give people more public spaces where they can be creative as an option to traditional galleries, museums etc. Empty walls and buildings could be covered with nice art, I mean as long it is serious and not just tags then why not, it would make the public space interesting. The rulers have to see young creative people as a asset and not as a menace.
What are your next projects?
I am working on a staged semi documentary project with nice lightning. Different characters that have different social roles.
Tag: commercial, Daniel Grizelj, nordic mood, pubblicità, Svezia